giovedì 13 settembre 2018

Totentanz

di Gianluca Ricci



19.

DEDICATA AD ANTONIA POZZI

Non hanno sangue più le tue vene
 In questi giorni in cui il tramonto
 È prima dell'alba e la notte sorge
 A mezzogiorno.
 Il freddo vento che ti culla
 E ti stordisce è solo l'apice,
 La metafora della tua vita.
 Non vi sono acque risorgive per te,
 Non lenti temporali, ma immoto stare
 Come d'un affogato sotto lo scorrere
 Delle onde. Immotivato il gesto,
 Immotivata una vita senza amore.

17.9.2016



34. 

PIAN GRANDE, CASTELLUCCIO DI NORCIA

Allora era estate
 Ma non faceva caldo
 Quindi, forse, si era
 Ancora agli inizi della stagione
 O il clima era proprio così
 E tu andavi davanti a me
 Ed io dietro a te in fila indiana
 Tra le alte erbe del prato
 O forse era all'incontrario
 Non ricordo bene
 Seguivamo uno stretto sentiero,
 Ma ricordo i fiori della Piana
 Il rosso dei papaveri
 Le genziane, l'erba medica
 Forse nascosti steli di zafferano
 Ed il cielo ancora più alto
 Nonostante fossimo in alto
 Eravamo, ti cito ancora una volta,
 Sul bordo dell'universo.
 Come era strano amarsi cosi
 Correndo tra l'erba
 E le folate del vento
 E nient’altro che parlasse a noi.

18.12.2016


90.

Io sono la volpe
  Che cova nel grano
Tu sei l’aquila
  Che vola sopra le nubi
Io sono l’albero
  Che s’invela di fiori
Tu sei il pesce
  Che nuota nei fiumi
Io sono la polvere
  Che tutto scolora
Tu sei il vento
 Che scioglie i capelli
Io, tu dove saremo
 Se la terra continuerà a girare

24.5.2017

Poesie tratte da "Totentanz" di Gianluca Ricci, Midgard Editrice 2017




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