martedì 4 settembre 2018

Il chimico

di Luana Blasi




Lei era tutta passione e orgoglio.
Due parole secche, una fustigazione verbale, ed era stato peggio di
una raffica di pugni.
Colpito e affondato.
La conoscenza è potere e lei conosceva bene i suoi polli.
“Come mai quest’offerta Lara?”.
Le ho cinto la vita.
Un gesto molto primitivo, la rivendicavo come mia.
“Tu susciti in me sentimenti dirompenti, non è mai successo prima,.
Non sono una principiante, ma nessun uomo mi aveva acceso
come sai fare tu”.
Semplice, chiara, diretta ed esaustiva.
Meritava di essere ampiamente gratificata.
“Che programmi hai? Ti vedo concentrata e quando pensi sei pericolosa, soprattutto perché se hai deciso una cosa niente potrà impedirtelo”.
“Cibo e intrattenimento eccellente, ma compagnia discutibile”.
“Andiamo via”.
Le ho preso la mano per segnalare a lei e a tutti che stavamo insieme.
Sfoggiava un sorriso trionfante.
Competenza ed esperienza si incontrano ed ecco che le opportunità
emergevano.
“Che animo generoso! Stai suscitando un sacco di pettegolezzi”.



Eravamo in macchina, nella sua macchina. 
Guidava sicuro e mi sono scoperta piacevolmente eccitata guardandolo mentre guidava quel mezzo potente.
Mi stava tormentando il ginocchio da un po’, mi castigava sfidandomi e ritraendosi. 
Nessuna parola, non volava una mosca. 
Freddy Mercury cantava I want to break free, la strada era libera, era buio e non passava nessuno.
La notte sarebbe stata tutta per noi e adesso non potevo più aspettare. 
Mi sono slacciata la cintura di sicurezza, l’ho fissato negli occhi
e mi sono accoccolata a gambe aperte su di lui.
È stato tutto fulmineo, ha spostato il sedile indietro, una rapida
occhiata nello specchietto retrovisore e davanti, freccia e svolta repentina in un’area di sosta, dietro la montagna.
Strada deserta, alle nostre spalle la roccia, davanti il lago e le luci
della costa di fronte.
Il cielo una coperta d’ebano trapuntata di stelle luminose.
“Cazzo Lara, abbiamo case, soldi, anni e mi salti addosso in macchina? Hai nostalgia, dei vecchi tempi, o sei solo esibizionista?”
Mi ha tirato un po’ i capelli per liberarmi il collo e si è concentrato
come un vampiro, pronto a gustarmi. 
Mi leccava, mi mordicchiava la pelle, lasciando una scia salivosa lungo il percorso. 
Si è fermato sopra la clavicola e mi ha stampato un sonoro succhiotto.
Era devoto alla causa femminile e sapeva come comportarsi.
Aveva mani forti di un uomo che non si dedica solo alle scartoffie
e se ne sta tutto il giorno davanti al computer.
Mi fissava con uno sguardo strano, che andava oltre quello che
stava succedendo.
Ormai i giochi erano fatti, neanche volendo ci si poteva tirare
indietro.
Era come se mi avesse riconosciuta, reclamandomi, pensandomi
come sua e dandosi a me in cambio.
Tutto in un unico sguardo.
Quella era la prova che per lui ero più di un pezzo di carne.
Mi ha strizzato i seni, massaggiandoli a piene mani e soffermandosi
sui capezzoli eretti. Poi mi ha sfilato l’abito dalla testa facendolo
scivolare lungo il corpo.
Sotto il vestito ero nuda.



Estratto da "Il Chimico" di Luana Blasi, Midgard Editrice 2018

www.midgard.it/ilchimico.htm

www.midgard.it/ilchimico_ebook.htm

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