mercoledì 29 ottobre 2025

Intervista a Giuseppe Gherardelli

 




Buonasera, come nasce il romanzo Il Disconoscimento?

Arrivato ad una età avanzata, ho avvertito in me il desiderio di cimentarmi nella scrittura di romanzi.  Il primo “ Silvia e Giovanni”, pur non potendolo definire autobiografico, fa  tesoro di sensazioni e di situazioni sa me vissute, che rielaborate attraverso la fantasia hanno contribuito a costruire una storia, che di sviluppa dall'adolescenza fino all’età matura dei protagonisti in una successione di eventi non sempre prevedibili.

In questo secondo romanzo “ Il Disconoscimento”, ho elaborato con la fantasia una storia in cui di susseguono eventi facilmente riscontrabili nella vita reale con riferimenti a luoghi e ad avvenimenti realmente accaduti in periodi storici passati e contemporanei inoltre le competenze e le esperienze  professionali mi sono state di aiuto nel trattare le vicende di ordine giudiziario presenti nello sviluppo della narrazione.


Quali sono le tematiche principali dell’opera?

Aleggia in tutto il romanzo l’amore  nelle sue diverse sfaccettature: quello ballerino,  tipico dell’ età giovanile, e quello più profondo per il partner , per i familiari e per i  veri amici.

Alla pluralità dei protagonisti si affianca la pluralità di  periodi storici  con la descrizione degli aspetti più salienti che li hanno caratterizzati.

Emergono così figure positive e negative,  anche estremamente negative, che finiscono per interagire condizionandosi a vicenda.

Lungo la trama del libro è  presente il  senso  profondo della giustizia,  perseguito fino in fondo con determinazione,  non tenendo conto dei rischi e delle conseguenze  in divenire.

La casuale scoperta delle radici familiari innesta in uno dei protagonisti un forte desiderio  di giustizia e la  ferrea volontà di riparare delle colpe, anche se colpe della famiglia. 

Il romanzo vuole essere un riconoscimento alla volontà e  alla tenacia di perseguire il  bene, capaci di trasformare, anche se con sacrificio e rimpianto, una situazione negativa, e avviarla in un percorso  positivo, pieno di amore e di gioia .

Si vuole così significare che  anche in un buio profondo non deve mancare  la fiamma della speranza e dell’ottimismo, grazie ai quali si può sfidare ogni contrarietà fino al raggiungimento di validi traguardi.


Ci sono scrittori che ti hanno ispirato nello scrivere o che ti piace leggere?

Il mio romanzo non  è ispirato a nessuno scrittore, come il primo è frutto di un parto spontaneo, che può essere influenzato dalla mia passione, maturata  in gioventù, per il genere neorealista. Ho piacevolmente letto opere di  scrittori come Moravia, Cassola, Pratolini.


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