lunedì 20 ottobre 2025

Intervista a Bianca Nannini

 




Buongiorno, come nasce Assenze?

Assenze è nato dal desiderio di onorare la famiglia di mio padre, di cui ho sempre sentito parlare più attraverso giudizi che ricordi. Quelle voci, spesso filtrate da sguardi severi o mezze frasi, mi hanno accompagnata a lungo, lasciando un vuoto e al tempo stesso una curiosità profonda. Ho sentito il bisogno di guardare oltre le etichette e restituire umanità a quelle figure. Scrivere questo libro è stato un modo per dare dignità e voce a chi non ha potuto raccontarsi da sé e per intrecciare la mia storia con la loro.



Quali sono le tematiche principali dell’opera?

Le tematiche centrali di Assenze ruotano attorno alla memoria familiare, a ciò che si tramanda attraverso racconti, silenzi e sguardi. Il libro è anche un viaggio nelle radici, nella ricerca di un’identità che si costruisce non solo attraverso ciò che ricordiamo, ma anche attraverso ciò che ci manca e continua, in qualche modo, a parlarci.



Ci sono scrittori o scrittrici che ti hanno ispirato nello scrivere o che ti piace leggere?

Non mi sono ispirata a nessun scrittore o scrittrice consapevolmente, però sicuramente mi è affine quella narrazione intima e psicologica, diretta e densa che vuole trasformare una memoria intima in racconto universale: Natalia Ginzburg, Annie Ernaux.




(Disponibile sul nostro sito. Nei prossimi giorni ordinabile anche su Amazon, IBS, Unilibro, nelle librerie Feltrinelli e nelle librerie indipendenti.) 


Nessun commento:

Posta un commento