Intervista a Luana
Blasi, autrice del libro “Il chimico”, edito nella Collana Erotica della
Midgard Editrice.
Buongiorno,
parlaci della tua opera, come nasce?
Eric Berne affermava: “il sesso è la matrice di tutte le
transazioni più vitali, amplessi e liti, seduzioni e ritirate, dolori e
soddisfazioni”. Sulla base di questa sacrosanta citazione, osservo i
personaggi, li costruisco e li faccio crescere, facendogli superare le paure e
vivere la sessualità in modo libero e consapevole, come naturale evoluzione
dell’affettività infantile, senza condizioni limitanti o condizionamenti.
Il titolo ci parla di un chimico. Cosa
significa?
La chimica è lo spunto, per dire che molto viene spiegato
attraverso la scienza, cioè il cervello, ma ci sono cose che è impossibile
provare e comprendere, con la testa, con tutto l’impegno quello non basta, ci
vuole il cuore.
Qual è il rapporto fra la scrittura e il resto
della tua vita?
Scrivere è una passione, ma soprattutto uno strumento di
crescita, prima leggo, mi documento, magari anche in ambiti molto diversi da
quello che poi elaboro, mi piacciono molto i concetti legati all’intelligenza
emotiva, poi invento una storia che come puzzle collega tutti i pezzi
apparentemente incompatibili. Mi piace scrivere ed è qualcosa che va ad
incastrarsi perfettamente nel mio ruolo di mamma, moglie, figlia, amica,
lavoratrice, qualcosa che mi fa riflettere e che mi permette di esprimere
pensieri in libertà, senz’altro a mio vantaggio e forse anche di chi mi sta
intorno.
Quali scrittori ti piacciono e ti ispirano?
La mia passione è nata leggendo Sophie Kinsella. “I love
shopping” è stato il libro che mi ha cambiato introducendomi al piacere della
lettura, da lì è stato un crescendo. Sono approdata alla letteratura erotica
con “Le 50 sfumature”, ho letto davvero tanti libri di quel genere, per poi
arrivare a manuali di PNL e saggi filosofici. Adesso sto leggendo “I volti
della menzogna” di Paul Ekman e “Fare l’amore di Eric Berne”. Se voglio leggere
qualcosa di più leggero, mi piace Nicholas Sparks e Fabio Volo. L’ultimo libro
letto che mi ha ispirato un nuovo racconto è: “La parola magica” di Paolo
Borzacchiello, un libro strano, intrigante, che mi ha suscitato subito
curiosità. La curiosità è la porta d’accesso alla conoscenza. Quindi: buona
lettura a tutti.
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