martedì 11 giugno 2024

Intervista ad Alain Borghini

 




Buongiorno Alain, come nasce questa tua nuova opera?

Dopo un quarto di secolo dedicato alla ricerca ed allo studio della medaglistica d’epoca rivoluzionaria e napoleonica, certi personaggi come Dominique Vivant Denon, sono diventati di casa prendendo un posto, diciamo virtuale, nel mio cuore e nella mia mente. Non poteva quindi, non sorgere spontanea la domanda su come quegli oggetti per me tanto affascinanti, fossero stati progettati e poi realizzati. Trovandomi nella condizione di potermi avvalere solo di una ridottissima serie di fonti indirette dedicate ad illustrare questo tipo di tematica, ho deciso di avviare una ricerca in profondità sfruttando le possibilità fornite dalle moderne tecnologie di digitalizzazione; ho così iniziato a studiare tutte le fonti dirette conservatisi fino ai giorni nostri, in primo luogo l’abbondante carteggio del direttore per ricavarne il materiale necessario per comprendere le effettive modalità di funzionamento della Zecca delle Medaglie di Parigi.


Ci vuoi parlare un po’ di Dominique Vivant Denon? 

A mio avviso è uno dei personaggi più affascinanti della sua epoca ed è davvero assurdo che, nella sua profonda modernità, oggigiorno sia pressoché sconosciuto anche in Francia. Eppure a lui è dedicata una delle due aree in cui è diviso il Louvre.
E’ davvero impossibile tracciarne una biografia sintetica perché è come se avesse vissuto una serie di vite una dietro l’altra.
Ed invece non sono state altro che fasi, la cui intensità e ricchezza è stata tale però da poter dire, senza tema di smentite, che ciascuna di esse sarebbe stata sufficiente per definirlo un uomo dalla vita incredibile.
E’ per questo che il mio prossimo progetto editoriale, sarà dedicato alla narrazione delle sue mille vite.


Sei uno studioso della medaglistica napoleonica e della storia di quel periodo da diversi anni. Da dove nasce questa tua passione?

La passione per la storia è il motore di tutto. per pura casualità, ho fissato la mia attenzione sul periodo storico che va dallo scoppio della rivoluzione francese alla restaurazione e sempre per pura casualità ho scoperto che la storia non è solo quella raccontata dalle pagine dei libri ma può trovare un affascinantissimo modo di esprimersi attraverso delle piccole opere d’arte come le medaglie commemorative.
E’ chiaro poi che l’approfondimento di questa epoca storica me l’ha resa ancora più gradita una volta che ho compreso quanto il nostro mondo moderno le sia debitore. 

 



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Alain Borghini, nato a Siena il 19 ottobre 1974, è laureato in Giurisprudenza ed imprenditore nell’azienda di famiglia.
È membro della delegazione Toscana dell’Associazione culturale internazionale Souvenir Napoléonien, dell’International Napoleonic Society, dell’Associazione internazionale Le Circle Napoléon, e dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici.
È inoltre Fondatore e Presidente dell’Associazione Culturale Collezionisti Storici Aretini e Fondatore e Conservatore del Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica.
Relatore in diverse conferenze e convegni di Storia Napoleonica e di Numismatica, dal maggio 2018 è responsabile della rassegna mensile online “Le Storie del Medagliere” a cura del Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica.
Ha pubblicato “Le Medaglie Commemorative di Napoleone”, Midgard Editrice (2009) e il romanzo storico “L’ultima notte dell’Imperatore”, Arezzo (2020).




 


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