martedì 27 luglio 2021

Intervista a Giulio Rosani

Intervista a Giulio Rosani, autore del racconto “Il futuro migliore”, edito nell’antologia fantasy “Hyperborea 5”, nella Collana Narrativa della Midgard Editrice.






Buongiorno Giulio, parlaci del tuo racconto, come nasce? 

Ho scritto i primi tre paragrafi del racconto durante uno degli esercizi di un corso di scrittura creativa che ho seguito l’anno scorso prima che il COVID ci forzasse a chiudere tutto. Lo scopo dell’esercizio era quello di scrivere la parte introduttiva di una storia seguendo una precisa struttura: ovvero uno stile simile ad un film in cui si partiva da lontano per poi avvicinarsi alla vicenda come lo zoom di una telecamera. L’idea di avere un prete/sacerdote in una piazza con delle fontane ed un caldo soffocante nasce lì.
Ho scritto questa prima pagina della storia inizialmente in inglese e pensavo di riprenderla in mano più tardi per completare l’idea iniziale continuando nella stessa lingua.
Ad essere sincero, quando è stato annunciato il bando Midgard, avevo in mente una storia molto diversa: Un James Bond mezz’uomo in fuga da un hotel brulicante di elfi poliziotti. Questo primo tentativo però faticava molto a prendere forma e mentre stavo facendo jogging una sera, mi sono reso conto che avrei preferito tradurre i tre paragrafi dell’attuale racconto per poi continuare la storia in italiano.
Ho poi dato forma al resto del testo seguendo un misto tra continuazione logica di quello che avevo già scritto e del carattere dei miei personaggi, e domandandomi cosa sarebbe stato interessante leggere. Voglio infine menzionare i miei beta-reader per avermi aiutato a trovare i problemi ed i punti forti della storia. Sapete chi siete e senza di voi il racconto sarebbe stato molto meno ricco!


Il futuro migliore è ambientato in un mondo molto particolare. Ce ne vuoi parlare?

Ho costruito il mondo del racconto in questo modo perché mi serviva un’ambientazione in cui potevo avere una società dominata dalla religione, dalla chiesa di un unico Dio ed in contemporanea estremamente maschilista.
La stesura del racconto si focalizzava sul personaggio di Armenius, uomo particolarmente odioso, ma non volevo che il suo carattere fosse determinato unicamente da un suo pregiudizio, volevo che fosse un risultato naturale della società in cui viveva ed era cresciuto. La sua arroganza doveva quindi essere legata al potere assoluto della chiesa e il suo disprezzo delle donne come di poco valore essere legato ad una ragione fisica più che culturale. Il concetto del rito di figliazione è stata la risposta a queste mie due necessità.
Il Risorgimento segue invece dalla mia esigenza di dare ad Armenius una teoria di cui essere ossessionato, ma che alla sua chiesa doveva risultare scomoda. Il rischio nel continuare a predicarla doveva essere grande, ma altrettanto allettante doveva sembrare la possibilità di sovvertire i ranghi del Tempio in caso venisse confermata.


I personaggi del racconto sono frutto totalmente della tua fantasia o ti sei ispirato a qualche fonte esterna?

Sono sicuro che inconsciamente mi sia un po’ ispirato a fonti esterne, non ho però un chiaro e conscio riferimento per i miei diversi personaggi. Il motivo per cui Armenius ha il ruolo di personaggio principale è che è un tipo di personaggio che a me non piace scrivere. Come anche per l’anno precedente, colgo l’occasione del concorso Midgard per sperimentare con aspetti della scrittura che mi risultano difficili. L’anno scorso mi sono focalizzato su descrizioni di ambienti, che altrimenti tendo a tralasciare, mentre quest’anno ho deciso di sfidarmi scrivendo dal punto di vista di un personaggio che altrimenti non avrei mai scritto. Quindi l’ispirazione per Armenius nasce da tutto ciò che detesto in un protagonista maschile.
Per Frida invece mi sono chiesto che tipo di persona potesse sopportare e/o sfidare un tale bastardo. Inoltre lei rientra decisamente tra i personaggi che mi riescono più facili, almeno al mio attuale livello di scrittura. Inoltre volevo evitare una situazione in cui Armenius risultasse manipolato dal suo interesse fisico (reale o sospetto) per una donna e quindi ho deciso di farli diventare padre e figlia, rapporto che tra l’altro trovo molto più interessante in questo particolare mondo.





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