lunedì 15 luglio 2019

Intervista a Rachele Tarpani


Intervista a Rachele Tarpani, autrice del racconto “Aiko dagli occhi di perla”, secondo classificato al Premio Midgard Narrativa 2019, edito nell’antologia fantasy “Hyperborea 3”, nella Collana Narrativa della Midgard Editrice.






Buongiorno, parlaci del tuo racconto, come nasce?
Il mio racconto nasce dal mio amore per l’oriente e per la cultura soprattutto giapponese e cinese. Fin da bambina ho sempre avuto una grande passione per le produzioni tipicamente orientali, come anime e manga; passione che tuttora coltivo con vivo interesse. Ho voluto omaggiare questo mio piccolo “guilty pleasure” (non così tanto “guilty”, in realtà) con un racconto dalle tinte delicate e dai personaggi esotici molto lontani dal mondo occidentale.


Rispetto al racconto “Reo”, edito nell’antologia “Hyperborea 2”, hai cambiato genere, sei passata dal fantasy distopico ad un fantasy mitologico. Ami molto attraversare i generi?
Sì, con la dovuta documentazione precedente. Non mi piace buttarmi in generi che non conosco a occhi chiusi, quindi tendo sempre a documentarmi quanto più possibile prima. Sia quello distopico del racconto precedente che quello mitologico, sono generi a me familiari ed è stato facile entrare appieno nella storia che volevo narrare; ma ci sono altri generi che non leggo spesso e le cui dinamiche non mi sono chiare, quindi tendo a non addentrarmici, se prima non ho le dovute conoscenze.

I personaggi di “Aiko dagli occhi di perla” sono frutto della tua fantasia o ti sei ispirata a qualche fonte letteraria o filmica?
L’intera vicenda fa riferimento alla cultura cinese, con la sua creatura mitologica più famosa: il drago. La stessa protagonista e i personaggi che le girano intorno sono tutti frutto della cultura cinese.
In questo racconto, inoltre, ho fatto riferimento anche a creature mitologiche del folklore europeo (come il Kraken), giapponese e addirittura brasiliano. Le divinità sono tutte esistenti e fanno riferimento all’elemento marino, ma si intrecciano in un contesto originale. La stessa Jinsé, l’isola dove della protagonista, è totalmente inventata.

Progetti futuri?
C’è sempre la mia famosa quadrilogia in preparazione. Essendo una serie di romanzi a me molto cara, dopo un anno è ancora in stallo, in continua revisione. Ma qualcosa si sta muovendo… chissà…





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