mercoledì 3 ottobre 2018

Intervista a Nicola Cicchitelli


Intervista a Nicola Cicchitelli, autore del libro “Vivido, vibrante violin”, edito nella Collana Poesia della Midgard Editrice.



Buongiorno, parlaci della tua opera, come nasce?

Buongiorno. Questa raccolta di poesie, la terza (le prime due sono state auto pubblicate con “Il mio libro”), vede la sua nascita nel gennaio 2017, quando posai la prima pietra con la poesia “Ehi John” dedicata a John Lennon. L’idea è quella di continuare la linea iniziata con la raccolta “Ideali, volar sull’ali sublimi”, mettendo al centro i valori civili e i suoi protagonisti: oltre al cantante e icona dei Beatles, le donne, San Francesco, un personaggio biblico come Giobbe e altri protagonisti. L’opera nasce dal desiderio di esprimere i miei valori e spaccati di vita personale.


Quali sono le tematiche più importanti della tua opera?

Come ho già accennato, uno dei cardini di “Vivido, vibrante violin” è l’importanza di riscoprire valori come la pace, la legalità, la lotta alla discriminazione sia essa di genere o di razza. Un altro fulcro da menzionare è la musica, da qui il titolo. Ho provato ad ascoltare pezzi di classica, jazz e canzoni della cantante Elisa e ho raccolto le immagini, emozioni e pensieri che evocavano. L’intento è quello di leggere la musica come veicolo per esprimere emozioni, stati d’animo e in generale il mio sentire. La prima sezione dell’opera è un piccolo squarcio sulla mia vita, interessi ed esperienze, anche di viaggio.


Qual è il rapporto fra la scrittura e il resto della tua vita?

Ho scoperto la scrittura come diletto da bambino: qualche poesia e racconto in cui esprimere la mia fantasia. Successivamente per impegni di scuola, studio, l’ho accantonata per riscoprirla una decina di anni fa. Per me la scrittura è la prima fonte per esprimere la mia personalità, quello in cui credo e dare ampio spazio alla creatività e fantasia che mi ha sempre contraddistinto. Il puzzle della mia vita è composto anche da altri pezzi come lo sport, il ballo, ma la scrittura è lo strumento principe con cui esprimere la mia piccola ricchezza.



Che scrittori ti piacciono e ti ispirano?

Io leggo molto e con costanza. Fino a qualche anno fa preferivo i saggi, tra cui alcuni d’attualità o filosofici, poi più recentemente ho allargato l’interesse alla narrativa e alla poesia. Mi piacciono i classici: Calvino, ho letto l’intera “Recherche”, Musil e “L’uomo senza qualità” e altre pietre miliari della letteratura. Andando agli autori più recenti, mi piace Gianrico Carofiglio, Elizabeth Strout, Zadie Smith. Cerco anche di scoprire e variare autori in base alle recensioni di riviste e giornali. Riguardo alla poesia mi piacciono e mi hanno ispirato la poetessa Wislawa Szymborska, Pablo Neruda, Giuseppe Ungaretti e Alda Merini.


Progetti futuri?

Proprio in questi giorni sto cominciando a raccogliere materiale e a leggerlo per realizzare il mio secondo romanzo; il primo, dal titolo “L’angelo è sempre più azzurro” su Marlene Dietrich, l’ho auto pubblicato con “Il mio libro”. Non voglio rivelare particolari per sfruttare l’effetto sorpresa, posso dire solo che sarà ambientato in parte all’estero e che penso di terminarlo nel medio periodo. Chi vivrà vedrà!


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