Buongiorno Giulio, come nasce la tua nuova opera L’uomo galleggiante?
Buongiorno, desideravo tanto scrivere un libro sul nuoto che è il mio sport preferito e che pratico personalmente. Mi piaceva l’idea di scrivere una trama originale che parlasse di un grande nuotatore, seppur inventato. E mi interessava mischiare toni epici alla ironia che sempre è presente nei miei libri.
Quali sono le tematiche principali del libro?
Il libro affronta la tematica del campione che capisce di essere ad un passo dal suo declino ma che grazie a doti importanti come la forza di volontà, la determinazione e la grande motivazione a non mollare mai riesce a superare i propri limiti fisici e a vincere, nonostante altri atleti più prestanti e giovani. È un inno alla forza interiore.
Il nuoto ti piace molto come sport e come pratica?
Da molto anni ormai pratico il nuoto costantemente e sono riuscito ad ottenere piccole grandi soddisfazioni personali come per esempio le traversate dello Stretto di Messina e quella da Ponza al Circeo a squadre. Nuotare in mare aperto è per me sinonimo di grande libertà.
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