martedì 6 novembre 2018

I sogni di Luna e altre storie

di Elena Rabini




Una notte la piccola Luna si alzò dal suo lettino ed andò dalla sua mamma e le disse:  “Mammina, non ho più sonno!”.
Allora la mamma la prese in braccio, le diede qualche dolce bacio e le rispose: “Piccolina mia, è ancora ora di nanna! Ora ti riaccompagno nel tuo lettino!”.
“Ma io non ho più sonno”, replicò Luna “Come faccio a dormire se non ho più sonno?”.
Allora la mamma, mentre le rimboccava le coperte, le parlò piano e le disse: “Piccola Luna, ora ti spiego, a volte di notte ci sembra di aver finito la nanna ed invece è solo per un momento, poi ricomincia. In quel momento, per farla riavvicinare a noi dobbiamo fare pensieri belli, rilassanti, immaginare cose che ci piacciono e che ci fanno stare bene! Vediamo un po’, a te che cosa piace tanto tanto?”
“Il giardino di nonna Etta, con tutti i fiori colorati! Lì sto sempre tanto bene!” esclamò Luna.
“Ecco, allora quando di notte il sonno si è allontanato un pochino, tu rimani ad aspettarlo nel tuo lettino ed intanto pensa ai fiori del giardino di nonna Etta. Vedrai che il sonno tornerà presto e tu porterai tutti quei fiori dentro i tuoi sogni!”
“Che bello! Davvero?!” sorrise Luna, “Mi piacerebbe tanto stare nel giardino di nonna Etta anche durante i sogni!”
“Vedrai che ci riuscirai!” la rassicurò la mamma, “Inizia da ora, qual è il fiore che vuoi incontrare per primo?”
“Il lillà!” esclamò Luna “E’ morbido e profumato e sono tanti fiorellini piccoli piccoli uno vicino all’altro!”
“Allora adesso mamma spegne la luce, coniglietto Felice è qui con te, porta anche lui nella passeggiata nel giardino di nonna Etta. Domani mattina mi racconterai com’è andata!”
La mamma le diede un bacino in fronte e le disse piano piano: “Buona nanna amore mio!”.
Il mattino dopo quando Luna si svegliò era contentissima.
Andò dalla sua mamma, le saltò in braccio e le disse: “Mammina, avevi ragione, ho sognato di stare nel giardino di nonna Etta ed ho sognato che mi buttavo sui fiori, ma non li rompevo perché io ero piccolina e loro grandi grandi! Ho giocato sulle foglie dei tulipani come sullo scivolo. Sono salita sulle ortensie e mi buttavo sui fiori che erano così morbidi che potevo rimbalzare. Mi sono divertita tantissimo! Chissà la prossima notte che fiori incontrerò!”
La mamma le rispose: “Me lo saprai dire domani mattina, quando ti sveglierai! Ora sai il segreto per poter riavvicinare il sonno e portare i pensieri belli e dolci dentro i sogni. Lo potrai usare ogni volta che vorrai!”

“Mammina mi hai insegnato una bella magia, ti voglio tanto bene!”.


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