martedì 12 novembre 2019

Amore e sacrificio

di Elisabetta Trottini





Un uomo di circa trent’anni tiene in braccio per la prima volta sua figlia. È così bello guardarla che rimarrebbe ore a imprimere nella mente i suoi lineamenti. Tuttavia non può. Sa che presto la piccola sarà in pericolo e lui dovrà proteggerla da forze ben peggiori di quelle che un semplice uomo può affrontare.
“Dobbiamo portarla via” gli mima sua moglie. Presto sapranno di quello che lui e sua moglie hanno fatto e verranno per la bambina. Ma soprattutto ci saranno delle conseguenze, non si è mai sentito di un matrimonio come il loro e la loro progenie è in pericolo. La suocera lo incita spaventata a emergere in superficie, altrimenti lo cattureranno. Ormai li sente alle calcagna. La tuta da sub gli rende difficoltosi i movimenti, ma l’amore verso sua figlia è più forte. Una volta salito sulla sua barca, riprende fiato, stringendo ancora di più a sé quel fagottino che tiene tra le braccia.
“Ron, stanno arrivando!” le urla sua moglie riemergendo improvvisamente.
“Malis, sali” le ordina preoccupato Ron. Ma ormai vede l’esercito avanzare. Il re si fa avanti, sovrastando con la sua figura Malis.
“Questo abominio deve essere eliminato. È contro ogni regola” dice a Ron con un accento marcatamente non umano.
“Non ucciderai mia figlia!” replica Ron minacciandolo con la lancia da pesca.
“Quel bastone non mi fa paura, sai bene che sei molto più debole di me. Quindi risparmia la scena e consegnami la bambina” il re è perentorio, non odia gli umani e neanche Ron, ma conosce le conseguenze di lasciare in vita quella creatura. Gli si spezza il cuore, eppure è necessario.
“No, mai” Malis si mette in mezzo.
“Portatela via, sarà condannata per essersi innamorata di un umano”. Ron non può fare nulla se non vedere sua moglie portata via dal generale dell’esercito. Ma la sua mente lavora febbrilmente, e presto la situazione si ribalta: accende il motore della barca e mette quanta più distanza tra lui e quell’essere che voleva uccidere sua figlia.
“Scappa quanto vuoi, ma presto il richiamo del mare la porterà da me” considera il re amareggiato, osservando la nave fuggire in acque a loro inaccessibili.

Estratto dal racconto "Amore e sacrificio" di Elisabetta Trottini, in Hyperborea 3 (Midgard Editrice 2019)


Nessun commento:

Posta un commento