Intervista a Marco Canonico, autore del libro “Le
rivolte di Amore”, edito nella Collana Narrativa della Midgard Editrice.
Buongiorno, parlaci della tua opera, come
nasce?
L’opera “Le rivolte di
Amore” è una raccolta di quattro racconti ed è nata in maniera particolare.
L’intenzione
originaria era quella di scrivere, sottoforma di diario personale, la vicenda
che mi è capitata e che è narrata fedelmente nel primo racconto intitolato
“Resurrezione”. Esso è nato appunto come diario per ricordare un momento
particolare e difficile della mia vita.
All’inizio l’ho
scritto solo per dare sollievo alla mia anima;
poi in un secondo momento ho ritenuto giusto far pubblicare l’opera, che
contiene altri tre racconti inventati ma ispirati a fatti realmente accaduti,
per rendere conto a coloro che mi sono stati vicini e a me stesso di cosa fosse
successo in un lasso di tempo assolutamente buio.
Posso dire che
l’uscita dal tunnel è iniziata proprio con la scrittura de “Le rivolte di
Amore”. Dunque per me la scrittura è stata una sorta di medicina.
Quali sono le tematiche più importanti
della tua opera?
Le tematiche
dell’opera sono varie: forse il sentimento maggiormente trattato è quello
dell’abbandono, presente nel primo e nel quarto racconto, del dolore, della delusione.
Ma “Le rivolte di
Amore” non raccontano solo storie tristi, infatti c’è anche speranza, voglia di
risollevarsi.
Ovviamente, come dice
il titolo l’amore sta al centro di tutto, tuttavia ho voluto analizzarlo in
modo non banale ma nelle sue particolari sfaccettature.
Nell’opera ci sono
anche molti riferimenti e richiami musicali di artisti a me cari. Vorrei porre
l’attenzione sul fatto che, la vita di ogni persona di qualsiasi età è piena di
trappole, di interruzioni, di fregature ma anche di gioie ed è per tale ragione
che va vissuta sempre al massimo: tutto ciò rientra nella mia opera che è
rivolta a tutti.
Qual è il rapporto fra la scrittura e il
resto della tua vita?
Su questa risposta
sarò piuttosto breve.
Ritengo che la
scrittura sia un mezzo per comunicare emozioni, un mezzo per gioire e
rattristarsi a seconda delle situazioni. È semplicemente una parte di me ed è
il modo ideale per far parlare di se stessi anche quando si è assenti.
Che artisti ti piacciono e ti ispirano?
Se devo essere sincero
mi ispiro a un numero di artisti enorme, che vanno dalla letteratura, alla
musica e all’arte. Se iniziassi a fare l’elenco completo probabilmente verrebbe
fuori un nuovo libro. Visto che comunque ho citato la musica, che è uno dei
fattori che tanto mi ha ispirato, posso dire che ho rivolto nell’opera la mia
attenzione in particolare ad artisti come Zucchero Fornaciari e Nek. Dal punto
di vista artistico amo molto le pitture di Caspar David Friedrich e, uno dei
suoi capolavori “Il mare di ghiaccio”, che tra le altre cose è una delle opere
che più mi emozionano, l’ho scelta proprio come immagine di copertina. Poi
ovviamente ce ne sono molti altri: Delacroix, Géricault, Goya, ecc.
Invece per quanto
riguarda la letteratura il mio poeta e scrittore preferito è Gabriele
D’Annunzio, seguito a ruota dallo scapigliato Ugo Tarchetti di cui amo
profondamente “Fosca”. Nel calderone metto anche Dino Campana e il
pittore/scrittore Lorenzo Viani. Le loro opere, chi in un modo, chi in un altro
mi hanno dato l’ispirazione per il mio libro e sono sicuro che continueranno a
darmela anche in futuro.
Progetti futuri?
Il progetto futuro è
quello di continuare assolutamente a scrivere. Ho tante idee sparse per la
testa e tanti progetti e sono sicuro che da questo groviglio di pensieri uscirà
fuori un altro libro: non sono sicuro se racconti o un romanzo.
Qualora scegliessi
tale genere sarà un romanzo di tipo breve, in quanto amo essere coinciso e
andare dritto al punto della situazione. Preferisco catapultare i lettori direttamente
al centro delle questioni trattate, senza troppo preamboli.
Un altro progetto che
ho in mente è anche quello di scrivere un saggio o fare un’analisi critica di
qualche opera della classicità o della letteratura italiana, due argomenti da
cui sono particolarmente attratto.
Come detto ho solo
idee e ancora nulla di concreto, però che vi posso dire…
Occhi aperti e
orecchie spalancate!
www.midgard.it/lerivolte_diamore.htm
Nessun commento:
Posta un commento