di Calogero Curabba.
In cifre
Ragione in cifre
tagliate su misura
un fantasma narrato
per terra e addobbo,
della carne dimora
che è l’altro spirare
secche voci compiono
gesti davanti agli specchi,
niente è obsoleto
qui tutto è possibile
mimando se stessi.
Fuori tempo
Stagioni fuori nel vuoto
tempo dall’altra parte
del mattino,
metri di distacco
l’azzardo imputato su di me
rotazione esattissima
e terminalità d’eventi,
una posa fissata
come un centrotavola.
Nell’ore dell’alba
Le attese nelle ore dell’alba
l’orlo dove resti accovacciato
e chiusi gli occhi densi
in mucchi di foglie,
terra e tempo decretati
ad ogni atto senza sognare
solamente il midollo
un martello vaneggia
di corpi ambulanti chiusi nei nervi,
un peccato buono dall’altra parte del sole.
Fuori portata di voce
Dal buio dell’alba
il solstizio dei giorni
al vento, al coro
come la prova di un urlo
quando schiude
un viso in silenzio,
la bella lontananza
nomina cose diverse
dove l’ombra è la mia
fuori portata di voce.
Estratto dal volume Accordo di infinito di Calogero Curabba, Midgard Editrice.
Ordinabile anche su IBS, Mondadoristore, Amazon, nelle librerie Feltrinelli e nelle librerie indipendenti.
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