martedì 4 maggio 2021

Intervista a Sabrina Santoro

Intervista a Sabrina Santoro, autrice del volume “Antonino e la melodia magica”, edito nella Collana Fiabe della Midgard Editrice.






Buongiorno, parlaci di “Antonino e la melodia magica”, come nasce? 

Antonino nasce in un pomeriggio qualsiasi trascorso in casa con mio figlio e la voglia di mettere su carta alcune delle tante favole serali raccontate dalla sua nascita a circa un paio d'anni fa. Così, mentre io tentavo di ricordare storie perse nella memoria di parecchie centinaia di sere assonnate, Elia, mio figlio, ha iniziato a scrivere la sua. 

Il tema non poteva che essere la musica, che lui tanto ama.

Antonino, invece, è il nome del mio nonno paterno, che mi è parso calzare a pennello sul nostro personaggio. 


Quali sono le tematiche più importanti dell’opera?

Le pagine sono percorse dalla musica. Parole e relazioni si intrecciano sulle righe di un pentagramma e proprio dalle note e dalle loro combinazioni nasce una lingua salvifica, comprensibile solo a chi sa farla propria. 

Il racconto è un susseguirsi di imprevisti tra cui il protagonista si muove dapprima con paura e smarrimento, per poi appellarsi a intuizione e spirito di adattamento.  Grazie ad essi ristabilisce equilibrio attorno, si circonda di nuovi affetti e raggiunge la salvezza, che nel suo caso s'incarna nel ritorno a casa. 

Proprio dall'imprevisto nasce la scoperta di una nuova passione, la musica, a provare il fatto che dietro ogni avvenimento inatteso si nasconde un'opportunità.


Come è stata la collaborazione con tuo figlio Elia Fellerini?

La parola collaborazione rivolta a mio figlio me lo fa immaginare molto più grande di quel che è. Abbiamo giocato con impegno, ecco come sento di poter definire la nostra esperienza. Solo alla fine ci siamo resi conto di aver creato qualcosa di bello ed emozionante, così il gioco si è trasformato in progetto.

Elia ha ora quasi 11 anni, l'età perfetta per le prime consapevolezze e per iniziare a relazionarsi col mondo adulto in modo responsabile. Perciò ho voluto ampliare il nostro piccolo obiettivo privato e legarlo ad AIRC, perché anche lui capisse che le energie vanno spese per una giusta causa. Vedere che supera il comprensibile orgoglio per la nostra creazione per riflettere su fini più importanti rende questo momento ancora più speciale. In conclusione, credo di non aver mai avuto partner migliore!


Che scrittori ti piacciono e ti ispirano?

Amo molto romanzi e storie ispirate alla realtà e all'Oriente. Tra i miei scrittori preferiti, primo fra tutti, Cesare Pavese, Kader Abdolah, Jennifer Egan, Alessandro D'Avenia, Edmondo de Amicis (adoro Costantinopoli), Harper Lee, Naghib Mahfuz, Susan Abulhawa, tutta la letteratura russa, Salman Rushdie con cui ho un rapporto contrastato, ma potrei continuare con una lista lunghissima, sempre aperta a nuovi autori. 

Il mondo delle fiabe mi è paradossalmente meno familiare, ma posso elencare alcuni autori per ragazzi che mi hanno fatto scoprire un punto di vista nuovo, come Beatrice Alemagno e il suo Che cos'è un bambino. Cerco di seguire le letture di Elia, che, soprattutto ultimamente, mi consiglia i libri appena letti. Così ho scoperto il fascino della mitologia raccontata da Rick Riordan, l'umanità di R.J. Palacio, Luigi Garlando, Viviana Mazza e ho ripreso tra le mani un insuperabile Gianni Rodari.







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