mercoledì 7 aprile 2021

L'arte del kintsugi ebook

 di Gianluca Ricci.





30.

ALMOST BLUE


Ci sono poesie che non durano una vita,

 ma un’ora, un giorno, un mese soltanto

 e poi fi niscono tra fuoco e fiamme

 o compostate nella raccolta differenziata,

 parole che il loro autore assembla

 per distillare stati d’animo, vedute notturne,

 paesaggi, avances e dichiarazioni,

 ricordi di vita, desideri, in breve,

 parole che sul momento non trovano

 un fulcro, l’equilibrio del discorso,

 ma lo danno come inteso, l’abbracciano

 ed intorno tentano ancora una danza.

 Hanno vissuto solo un po’, un’ora,

 un giorno, un mese nel limbo dei poeti.



32.

ISSIONE


E per fortuna che la ruota, la volvente ruota

 di Issione, Ermes l’appese nel cielo di notte,

 la parte oscura del tempo concessoci

 quando da sotto le pietre escono

 le bestie più innominabili per torturarci

 durante il sonno senza il nostro consenso.

 Incubi o succubi basterebbe rialzarsi

 dal giaciglio ed accendere un lume,

 bere un po’ d’acqua gelata a smorzare

 la febbre indotta dai propri desideri.


 Di giorno nessuna ruota sarebbe visibile

 dalla terra per via dell’accecante

 vampa del sole. E nella frenesia della vita

 nessuno si accorgerebbe di quanto

 la tua misura sia eccessiva, quanto 

 poco sia presente in te e nelle tue azioni

 il senso della decenza e dell’opportunità.



62.

LIBERO ADATTAMENTO DA IGINO

(Astronomica, II, 25)


Lo dice pure l’astronomico Igino

 che la Giustizia ebbe natali controversi,

 ma fu a capo degli uomini nell’età dell’oro.

 vita semplice quella che ella sovrintese:

 nessun viaggio per mare e quindi pirateria,

 ognuno coltivava il suo orto agevolmente

 e perciò nessun bisogno di prestito ed usura,

 quindi facile alla Giustizia comandare

 e sconosciuta perfin la guerra.


Ma per la legge del progresso che tutto turba

 e più o meno armonicamente confonde 

 e vita e desiderio di morte, di possesso,

 di altro infi ne che si mescola con il fiato stesso,

 della gente il male diventò estremo,

 l’oro si trasmutò in bronzo e la fanciulla

 volò tra le stelle, difendendo l’immacolata

 sua verginità, dove ancora resta, lo sguardo

 fisso altrove, perché non sia un atto seduttivo

 a farla sottomettere all’ultimo retore ribaldo.



70.

NOTTURNI


Talvolta tu dici il mare 

 ed invece è la notte,

 tu dici il rilucere delle onde

 ed invece sono le stelle,

 confondi quella che cade adesso

 con il lampo del faro al promontorio.

 In ogni caso te ne resti così

 a bocca aperta, perché proprio

 non sai in quale infinito scendere.



140.

IL BAGATTO


Virtù del mondo, 

 se non la condisci con un po’ di follia 

 non sai quanto triste sia.



156.

CARMEN

(Habanera)


Dunque, ti avrei seguito ovunque

 in ogni luogo che il tuo capriccio

 avesse nominato. A quei tempi

 mi bastava il suono della tua voce

 per intrecciare i miei pensieri ai tuoi

 come le dita della mano che stringevo

 nel buio di una sala cinematografica

 o a letto dopo aver celebrato l’amore.

 Ma l’amore è un uccello ribelle

 che vola sempre sul ramo più leggiadro

 mentre i nostri pensieri, con arcigna emozione,

 lui attendono e gli fanno varco.

 L’amore, il più crudele dei modi di vivere,

 l’amore, inizio e fine, saldatura del cerchio, 

 parola che sfuma parola. Ripetimela.


Estratto dall'ebook "L'arte del kintsugi" di Gianluca Ricci, Midgard Editrice 2021



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