sabato 23 marzo 2019

Metodo Ilai

di Morgana Serafini






Leggendo gli antichi documenti, sappiamo che ai pazienti affetti da polmonite venivano consigliate le passeggiate nei boschi, o anche vivere per un certo periodo di tempo all’interno di essi, o almeno nelle vicinanze..
Il primo lavoro che fu scritto in silvoterapia, “Influenza igienica delle piante e il valore terapeutico della foresta” non è stato scritto da un medico, come si potrebbe pensare, ma da Lucien Chancerel, un guardaboschi francese. Questo metodo terapeutico è indicato dai baleoclimatoterapeuti tanto alle persone sane, per mantenere il loro stato di salute, combattere la fatica e lo stress, quanto ai convalescenti e ai soffrenti di asma, bronchite cronica, aterosclerosi, ipertensione, nevrosi, insonnia, ecc.
Per le persone sane, silvoterapia significa camminare, correre o esercitare lo sport preferito nei boschi. In questo caso si parla di una silvoterapia attiva, che può essere praticata ogni giorno, weekend o vacanze. 
La forma passiva, destinata ai malati, consiste in passeggiate nei boschi, fatte ad una velocità di 3-5 chilometri all’ora, finalizzate con un ora di riposo all’ombra degli alberi e il tocco del tronco degli alcune specie di alberi. 
In alcuni paesi, sono stati progettati parchi forestali speciali, organizzati secondo gli obiettivi perseguiti: meditazione, tonificazione, rilassamento o stimolazione. Per il rilassamento e la meditazione ci sono molti cespugli e alberi di varie dimensioni e forme. Grandi effetti sedativi sono ottenuti combinando le linee orizzontali e curve delle chiome di alcuni alberi oppure le varietà dei colori dei fiori e delle tonalità predominanti di giallo. Per la stimolazione, gli alberi verticali ad alto fusto, rami ascendenti, vegetazione abbondante e vari colori hanno dimostrato la loro efficacia.
Nella mia personale esperienza ho trovato un riscontro positivo “immergendomi” in un bosco di Cerri da intensi profumi e miracolosi suoni risanatori; il mio albero mi ha chiamato a se, ci siamo scelti, attratti, come in un gioco d’amore; ho avuto un’alterazione di coscienza, una sensazione di sospensione spazio-temporale che mi ha fatto sentire sostenuta in un abbraccio di forza e nutrimento.
L’aria del bosco è un ottimo rimedio con più proprietà: attiva la circolazione sanguigna, aumenta il numero dei globuli rossi, facilita la respirazione dei malati polmonari cronici, favorisce il sonno, stimola tutte le funzioni degli organi e contribuisce al ritardo dell’invecchiamento attraverso un più efficiente processo di ossigenazione del cervello, rafforza la vitalità, crea uno stato di benessere, diminuisce l’irritabilità ed è un forte deodorante. Nella foresta, l’aria contiene notevoli quantità di ioni negativi di ossi-geno, che sono anche più numerosi durante l’estate. 
Un albero con un diametro di chioma di 15 m è in grado di produrre in un giorno il necessario giornaliero di ossigeno per 14 persone. 
Nella montagna, soprattutto nelle zone con boschi di conifere, vicino alle cascate e cataratte fatte dai torrenti, la concentrazione di ioni negativi aumenta a 5.000/cm3, mentre nelle grandi città, abitualmente si sta registrando una concentrazione di 100-250 / cm3, cioè circa. 40 volte di meno! 
Le molecole di ossigeno, che hanno un eccesso di carica negativa sono state chiamate anche “vitamine dell’aria”, in quanto stimolano e armonizzano i processi vitali, ma anche quelli della sfera psichica ed emozionale. In presenza di questi ioni, il sistema immunitario è molto attivo, l’assimilazione è capace ad autoregolarsi, la circola-zione si attiva, mentre i processi di riparazione sono stimolati.
La ionizzazione negativa dell’aria entro certi limiti, porta ad un rilassamento generale del corpo, abbassa la pressione sanguigna e la frequenza respiratoria, aumento l’equilibrio emodinamico (diminuzione della velocità di ossidazione negli eritrociti, aumento del numero di eritrociti, diminuzione delle cellule bianche nel sangue), migliora l’attenzione e capacità di lavoro, normalizza la funzione neurale centrale e autonoma.
Le ricerche hanno dimostrato che gli aeroionii esercitano una moltitudine di altri effetti benefici sul corpo, come ad esempio:

• accelera il processo di disintossicazione del corpo;
• migliora il sonno, la  meditazione e il rilassamento;
• aumenta la capacità polmonare;
• aumenta il tasso di assimilazione delle vitamine B e C;
• allevia mal di testa, allergie e febbre da fieno;
• attenua l'irritazione delle vie respiratorie;
• riduce la frequenza e l'intensità degli attacchi di asma;
• rinforza il sistema immunitario;
• normalizza l'equilibrio ormonale;
• riduce lo stato di irritabilità, depressione, tensione nervosa; migliora l’attenzione e la produttività durante il lavoro.

Altri “farmaci”’, che vengono continuamente prodotti della foresta sono sostanze fitocide, principi volatili emessi allo scopo della distruzione dei funghi e batteri. Ad esempio, le foglie dell’albero di quercia producono fitocidi che distruggono il bacillo dissenterico, quelli prodotti dal pino e da altre conifere uccidono i bacilli della difterite e tubercolosi. 
La più grande quantità di fitocidi è prodotta in estate e all’inizio dell’autunno.

Estratto del saggio "Metodo Ilai", Morgana Serafini, Midgard Editrice 2017

www.midgard.it/metodo_ilai.htm

Nessun commento:

Posta un commento