giovedì 10 settembre 2020

The Monster

 di Ottavio Nicastro




Luigi, suo malgrado, si è trasformato in un assiduo osservatore di tutto quanto accade all’interno dell’abitazione della vicina di casa. Dentro di sé la vergogna cresce sempre più, pur tuttavia non sa controllare la smania che, da qualche tempo a questa parte, lo pervade. Ma che cosa gli sta succedendo? Perché si comporta in modo così avventato e fuori dal comune? È una persona di sani principi, un lavoratore instancabile. Educato e rispettoso della privacy altrui, almeno così è stato fino a questo momento. Adesso però tutto è cambiato e in peggio. La vicina di casa, bella da morire, abita l’appartamentino sul lato opposto del cortile interno del condominio ubicato a poca distanza dalla darsena che costeggia i navigli. Siamo in pieno centro a Milano, un luogo dove di sera la movida si accende in modo significativo.

La donna, alta, statuaria, provocante, mostra una grazia che di certo non passa inosservata. Un dono che l’Onnipotente ha concesso agli uomini che avrebbero beneficiato di tale magnificenza. Capelli neri, lunghi sulle spalle; occhi di uguale colore capaci di penetrarti l’intimo, lasciandovi un segno indelebile; viso finemente modellato. Che dire poi del fisico!? Dio che meraviglia! Chiunque fosse stato l’artefice che lo aveva modellato, Luigi ammirava l’opera di un grande artista. Nessun uomo sarebbe stato capace di resisterle, e Luigi non era stato da meno. Anche, lui al pari di altri, aveva ceduto all’inebriante bellezza della vicina di casa. Solo che a differenza di altri, mai l’aveva sfiorata con un dito e di sicuro non lo avrebbe fatto nel tempo a venire.

La incontrava di primo mattino, nel momento in cui lasciava casa per recarsi al lavoro nel bar pasticceria di via Cairoli, a due passi da Piazza Castello, gestito dal suo concittadino. Milano è una città davvero splendida, Luigi, però aveva faticato ad adattarsi al regime caotico che la caratterizza. Il suo luogo di origine era tutt’altra cosa: i suoi pochi abitanti erano ulteriormente diminuiti di numero e occupavano un territorio lontano dal poter essere definito “vasto”. Una minuscola cittadina nel sud della Calabria il cui nome, Baronia, era sconosciuto a tutti. Al pari di come sconosciuto era Luigi, che adesso abitata nella metropoli lombarda.

L’alloggio, povero lui, gli prosciugava metà dello stipendio, quello che restava era sufficiente per non spingerlo a patire la fame. Un giorno però le cose sarebbero cambiate, questo si era detto. Quando quel giorno sarebbe arrivato, nessuno lo sapeva, ancor meno lui! Non poteva far altro che seguitare in quella vita triste e solitaria, fitta di privazioni, giacché di meglio, non era riuscito a trovare. 

Chissà che lavoro svolgeva la vicina di casa? Chi era, come si chiamava, da dove proveniva. Anche lei, al pari di Luigi, viveva da sola, ma contrariamente a Luigi, le sue serate non trascorrevano all’insegna della solitudine.  

Capitava spesso che portasse in casa un partner occasionale. Sempre nuovo, sempre diverso da quello della volta precedente, ma aveva sempre le medesime caratteristiche: un giovane di bell’aspetto, temprato nel fisico, forte e procace. D’abitudine rimorchiava lo spasimante lungo il naviglio, dove la movida, era sempre animata e mai avrebbe cessato di esserlo. Lo trascinava con sé. Raggiunto casa, tirava la tenda all’apertura che si apriva sul balcone che fronteggia l’appartamentino di Luigi, ed ecco che … niente. Quello che a partire da questo momento sarebbe successo, andava cercato nell’immaginazione del povero uomo. Purtuttavia ne bastava poca per supporre che cosa stesse accadendo nell’abitazione della vicina di casa.

Un giorno sarebbe toccato anche a Luigi coprire il ruolo di protagonista del focoso incontro? Questo il povero uomo sognava a occhi aperti, e così una settimana di seguito all’altra, nell’attesa che il momento decisivo si presentasse. Nel frattempo Luigi seguitava a spiare la donna di grande bellezza e la gelosia nei riguardi dei partner occasionali cresceva sempre più. Curioso … adesso che faceva mente locale, ne aveva visti davvero tanti entrare nell’abitazione dirimpettaia, ma nessuno di loro ne era mai uscito. Neppure uno. Che fine facevano i frequentatori occasionali della misteriosa vicina di casa? Erano soliti lasciare l’abitazione nel cuore della notte? Approfittando del momento in cui Luigi, stanco e prostrato, si arrendeva al sonno? Ma questo che importanza aveva? Nessuna. La vicina seguitava a godere degli abboccamenti occasionali e Luigi trascorreva le sue notti insonni, rigirandosi nel letto fino a sfiorare lo sfinimento, nel frattempo il desiderio sfrenato di possedere quella donna cresceva sempre più senza conoscere sosta, fino al punto da sfiorare l’ossessione vera e propria.

Ahimè, Luigi non era bello. Era questa la verità: piccolo e magro, esile nel fisico, viso minuto e smunto. Capelli ricci e crespi. Di gran lunga differente rispetto ai frequentatori occasionali che la splendida donna prediligeva. Ciò nonostante qualcosa andava fatto, per troppo tempo Luigi era rimasto inerme, limitandosi a spiare. Quindi dentro di sé decide che era arrivato il momento di agire.


Estratto dal racconto "The Monster" di Ottavio Nicastro, dall'antologia fantasy "Hyperborea 4", Midgard Editrice 2020


midgard.it/hyperborea4_ebook.htm

midgard.it/hyperborea4.htm

ibs.it/hyperborea-vol-4-libro-vari/e/9788866722144

mondadoristore.it/Hyperborea-4-na/eai978886672214/


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