mercoledì 19 febbraio 2020

Intervista a Fabrizia Fioroni

Intervista a Fabrizia Fioroni, in arte Brisa, autrice del libro “Ricordi di una principessa clandestina”, edito nella Collana Poesia della Midgard Editrice.





Buongiorno, parlaci della tua nuova opera, come nasce?

Salve, “Ricordi di una principessa clandestina” è il mio secondo libro di poesie e nasce proprio come conseguenza del mio primo libro, “Frammenti” (Midgard 2016, seconda edizione 2018). Si tratta della continuazione di un viaggio, il mio viaggio introspettivo, questa volta affrontato con più maturità, ma sempre con molta curiosità. A differenza di “Frammenti”, che ho scritto durante un decennio della mia vita, tra l’adolescenza e la prima gioventù, “Ricordi di una principessa clandestina” nasce in forma onirica, proprio così, mi svegliavo di notte con la poesia praticamente già fatta. Ovviamente, rileggendo le varie poesie nei giorni seguenti, c’era sempre qualcosa da modificare, però l’essenza della poesia si manifestava durante il sonno, infatti sul mio comodino non potevano mancare mai un quaderno ed una penna.



Quali sono le tematiche più importanti di questo tuo nuovo libro?

Il tempo ed i ricordi, infatti è lo scorrere del tempo che dà vita ai ricordi.
Il viaggio inizia con l’unica poesia con rima, soave rispetto ad altre, come se succedesse in un tiepido giorno di sole:

ECLISSE
Tra la luna e il Sole,
mancano le parole,
quelle che non diciamo,
ma quelle che confessiamo.
Quella che sono
e quella che sono stata.
Tra la Luna e il Sole
mancano le parole.
Spero che un giorno
esista un’eclisse
per poter capire
quello che volevo dire.

Ma subito dopo il temporale:

CAOS
E questo frastuono
di idee confuse
trasforma in silenzio
i rumori della strada.

Per finire:

GOCCE
Le gocce
eterno tintinnio.
Gocce di pianto,
gocce di felicità.
Gocce di mare,
gocce di neve.
Gocce di lacrime
tristi e felici.
Gocce.
Ho riempito il mio cuore.
Gocce.

In sostanza si tratta di un viaggio a lieto fine, con il cuore pieno di emozioni.
È come se ogni goccia rappresentasse una poesia.
Altre tematiche, sono per esempio, la contrapposizione fra il sentirsi sicuri ed insicuri, ed i vari personaggi femminili che mi accompagnano in questo viaggio, ognuno con caratteristiche proprie e differenti. E riguardo alla tematica che dà vita al titolo, l’unico modo di scoprirla è leggendo il libro.


Quali sono gli autori e le autrici contemporanee e non di narrativa e di poesia che apprezzi di più?

Senza neanche pensarlo Giacomo Leopardi. Le sue poesie, che non mi stanco mai di leggere, e che riescono sempre a commuovermi, sono la luce in ogni testo che scrivo, la mia ispirazione. Apprezzo moltissimo anche Charles Baudelaire, e un po’ tutti i poeti maledetti e Pablo Neruda, le cui metafore mi fanno venire la pelle d’oca, ogni volta che leggo le sue poesie. Fra le donne Alda Merini è sicuramente la mia Musa.



Progetti futuri?

Appena sfornato “Ricordi di una principessa clandestina” ho già scritto nuove poesie, quindi prevedo l’uscita di un terzo libro. Ancora devo capire se sarà la continuazione del viaggio, o qualcosa di completamente nuovo. Questo non si può decidere, non si può programmare, ma saranno le stesse emozioni, incontrollate ed incontrollabili, che daranno vita al nuovo libro.

midgard.it/ricordi_diunaprincipessa_clandestina.htm

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