Buonasera Paola, come nasce il libro La Ginestra di Leopardi, il fiore della speranza?
È un racconto autobiografico che tratta la complessa e dolorosa vicenda legata alla genetica del tumore al seno che ha perseguitato la mia famiglia dal 1963.
Ho sentito urgente la necessità di ricordare le vicissitudini che sono iniziate proprio nel 1963 con la malattia di mia madre, ma sono continuate senza tregua con mia sorella ed infine approdate a me e a mia figlia Laura: lo scopo principale di questo doloroso racconto è incitare tutte le donne ed in particolare quelle con problemi di natura genetica (sono tante e spesso inconsapevoli del pericolo) ad eseguire puntualmente gli adeguati controlli che possono senza alcun dubbio salvare loro la vita.
Di quattro donne della stessa famiglia solo mia sorella nel 1976 non sopravvive a causa di inadeguati e superficiali controlli.
Aveva da poco avuto il terzo figlio e il nodulo alla mammella è stato scambiato per un grumo di latte.
La sua morte ha lasciato in tutti noi un dolore non ancora rimarginato nonostante gli anni trascorsi.
Mia madre, operata immediatamente all’istituto Pascale di Napoli, già da allora eccellente centro di ricerca, ha vissuto fino ad 85 anni: la tempestività e l’esattezza della diagnosi le hanno salvato la vita.
All’epoca non esisteva chemio e radioterapia, ma a lei bastò un intervento immediato per permetterle di vivere fino ad una età avanzata.
Grazie a Lucio Crinò, grande amico di mio marito e di tutti noi, noto oncologo ricercatore a livello internazionale, ho fatto tutti i controlli necessari ogni anno e sono riuscita a salvarmi.
Anche mia figlia è stata seguita direttamente da lui con rigidi e frequenti controlli ed anche lei è riuscita a salvarsi grazie alle attenzioni ricevute non solo dal nostro amico, ma anche dal reparto di oncologia di Perugia da lui stesso diretto per molti anni.
Che tematiche tratti dell’opera?
Si parte dal racconto della mia difficile storia familiare, per arrivare, anche se per sommi capi, a raccontare i grandi e meravigliosi progressi compiuti dalla scienza per curare il “brutto male” e ad accennare ad una ricerca sulle origini, la storia del cancro (di cui parla addirittura Erodoto) e sulle più moderne ed adeguate terapie che oggi salvano più dell’80% delle donne.
La percentuale aumenta con una diagnosi precoce (99%).
Il titolo e la foto della ginestra in copertina che significato hanno per te?
La ginestra, in particolare la ginestra etnea, cresce e illumina con il suo colore giallo il paesaggio vulcanico del Vesuvio tanto amato da Leopardi.
Crescere “nonostante” il vulcano, fiorire “nonostante” il deserto della lava è un vero atto eroico e, se un fiore così delicato può nascere e accettare di vivere sulla pietra lavica, anche una donna coraggiosa che si ammala può guarire ed illuminare il mondo con la sua capacità di accettare il male e riuscire a sconfiggerlo.
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