Intervista
a Ferruccio Francescotti, autore del romanzo “L’incontro”, edito nella Collana Narrativa
della Midgard Editrice.
Buongiorno,
parlaci della tua opera, come nasce?
Da tempo leggo libri dove si parla dell’incontro fra Homo Sapiens e Homo
Neandertalensis; ma gli incontri non avvengono “fra specie”, bensì fra uomini, donne
e ragazzi. Così ho pensato di tradurre questo generico incontro in episodi dove
membri delle due specie interagiscono durante la vita quotidiana. Fra questi le
unioni che hanno lasciato in tutti noi un poco di DNA neandertaliano.
Quali
sono le tematiche più importanti del tuo romanzo?
Penso che siano, anche se non ci avevo pensato quando ho iniziato a
scrivere, l’incontro fra culture diverse ed i pregiudizi nei confronti del “diverso”
che tanto intensamente viviamo ai giorni nostri. Non dimentichiamo che allora, 40000
anni fa, i migranti africani eravamo noi.
Qual
è il rapporto fra la scrittura e il resto della tua vita?
Sono un ingegnere in pensione, da più di 40 anni appassionato di
paleoantropologia e di astronomia. Scrivere questi racconti ambientati nella
preistoria e presentarli presso scuole, Parchi Nazionali ed Associazioni
Culturali mi offre l’opportunità
innanzitutto di un gradevole passatempo ed anche di vivere esperienze
totalmente al di fuori di quella che era la mia vita professionale.
Che
scrittori ti piacciono e ti ispirano?
Ho sempre letto moltissimo, fin da ragazzo. Ora, con più tempo a
disposizione, continuo a leggere libri di divulgazione scientifica e colleziono
le opere di autori come Danila Comastri Montanari, Steve Berry, e Simon
Scarrow. Sono anche un “donatore di voce”: registro i libri per i non vedenti
in collaborazione con i Lions di Verbania.
Progetti
futuri?
Nulla di programmato per quanto riguarda un nuovo racconto, aspetto
l’ispirazione! Nel frattempo mi ingegno a trovare dove poter continuare a
presentare i miei racconti.
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