lunedì 24 ottobre 2022

Intervista ad Oscar Bigarini

Intervista ad Oscar Bigarini, autore del romanzo “La macchina del Diavolo”, edito nella Collana Narrativa della Midgard Editrice.







Buongiorno Oscar, parlaci della tua opera, come nasce?

Nel romanzo “La macchina del Diavolo”  ho cercato di rapportare due delle mie passioni principali: quello per la scienza, in particolare la fisica e la ricerca sull’energia nucleare, e quello per la storia medievale e rinascimentale dell’Umbria. A prima vista queste due tematiche sembrano molto lontane, senza punti di contatto, ma un’analisi più approfondita ne fa scoprire profonde analogie: uomini e donne molto avanti nel pensiero etico/scientifico rispetto a quello dominante esistevano nel passato come oggi. 



Quali sono le tematiche più importanti del libro?

La tematica principale del romanzo è la vittoria della scienza sulla superstizione e sulle credenze errate e consolidate. Basta pensare, nel campo della scienza, alle resistenze contro le scoperte di Copernico, alla vicenda di Galileo Galilei, o nel campo dell’etica e della  filosofia, alle opere e alle storie esistenziali  di Tommaso Campanella e Giordano Bruno.
La superstizione deriva principalmente dall’ignoranza, dalla mancanza di volontà dl voler approfondire aspetti della vita e della natura così come ci appaiono e dalla paura di liberarsi dalle credenze consolidate. 
Un esempio di moderna superstizione in Italia è la resistenza contro l’energia nucleare, l’unica forma di energia, a mio avviso, che insieme alle fonti rinnovabili, potrà salvare il pianeta dalla distruzione provocata dall’uso dei combustibili fossili.
La maggioranza della popolazione nel nostro paese non vuole l’energia nucleare , in quanto l’associa erroneamente alle bombe atomiche o al disastro di Chernobyl.
Se gli oppositori andassero un poco più a fondo nel capire cosa sono i moderni reattori nucleari, ampiamente impiegati in tutto il mondo, realizzerebbero  che questa forma di energia è pulita e compatibile con l’ambiente, come oggi anche buona parte del pensiero verde riconosce, tra cui anche Greta Thunberg. 
Ma in molti sono restii a fare questo sforzo verso la conoscenza e restano arroccati su pregiudizi errati.
Nel libro ho cercato di fare un confronto tra  le superstizioni del passato e quelle attuali, per evidenziare che la scienza, la ragione e l’intelletto umano avranno sempre ragione sulle false credenze.



La figura di Matteuccia da Todi è famosa nella storia dei processi per stregoneria. Cosa ti ha spinto a parlarne nel tuo romanzo?

Matteuccia da Todi è un esempio di donna molto avanti nel pensiero rispetto a quello della sua epoca. I suoi filtri erano  preparati rivolti al bene delle donne e degli uomini, a lei si rivolgevano, per lo più, persone indigenti, le finalità del suo lavoro erano principalmente umanitarie.
Matteuccia studiava, come Leonardo da Vinci, il corpo umano, attraverso l’osservazione dei cadaveri, per capirne il funzionamento e per elaborare cure efficaci contro le malattie: cosa incompresa e ritenuta demoniaca dai suoi simili.  
La morte nel rogo per stregoneria, confessione estorta sotto tortura, le fu comminata in quanto curatrice di Braccio Fortebraccio, fiero condottiero e tenace avversario del papa Martino V,  al quale  contendeva il possesso di terre e proprietà. 
L’ignoranza e la superstizione che hanno determinato la morte di Matteuccia non hanno fermato l’evoluzione della scienza medica e farmacologica, vale a dire la supremazia del sapere sull’ignoranza.. 

https://midgard.it/product/oscar-bigarini-la-macchina-del-diavolo/


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