sabato 27 agosto 2022

Il salottino di Tom Linden

 di Giordano Giorgi.





Tom Linden si mise ad osservare dalla finestra l’ometto che si allontanava in istrada. L’ultimo cliente della giornata. Si era fatto tardi. Basta per oggi. Prese quindi a rassettare un poco il piccolo studiolo dove tanto successo andava riscuotendo.
Dopo qualche piccolo colpo alla porta, la moglie Mary fece capolino dallo stipite.
– Tom, ci sono le due signore che aspettano da parecchio. Posso farle entrare? 
“Una delle due mi pare molto in pena” gli aveva riferito la moglie, prima di andar di là per convocare le signore. D’aspetto austero, anonime in un vestire semplice e sobrio, ma curato, le donne entrarono. Sembravano poter essere madre e figlia, e per l’appunto in questa relazione di parentela si presentarono. Una doveva avere circa venticinque anni, l’altra per lo meno il doppio.
– La sua tariffa è di una ghinea, dico bene, Mr Linden? – fece l’anziana.
Linden avrebbe dovuto capire parecchio da questa domanda iniziale; ma lì per lì, e mal per lui, non vi diede alcun peso.
– A patto che possiate sostenerlo – replicò – l’accetterò, sperando di potervi fornire l’aiuto che mi chiedete.
– Vorrei riuscire a trovare – continuò l’anziana, mentre con la ragazza prendeva posto sul piccolo divano – a trovare un contatto con  … mio marito. Egli è morto, in guerra.
– Quale guerra?
- Ypres .
- Lei porta con sé uno scarso influsso – replicò Linden, che a modo suo aveva già dato inizio alla seduta – E, senza influsso, mi trovo … Ecco, qualcosa, forse. Appare. Il nome di suo marito era Edmund?
– No.
– Forse, Albert?
La donna soppesò qualche pensiero. Poi, scuotendosi, tornò a fissare l’uomo davanti a lei.
– Il suo nome, Mr Linden, è … Pedro. Ciò può aiutarla?
– Pedro?
– Pedro.
- Straniero?
- Aggiunge qualcosa saperlo o meno?
Tutta quella conclamata dabbenaggine avrebbe, ulteriormente, dovuto allarmare Linden, ma non fu così. Ormai l’omino si stava arrabattando dentro quel vedere poco o niente; quanto dalla scena che andava delineandosi, essa poteva ben dirsi tutt’altro che valida pubblicità.
– Pedro. Continua a non dirmi niente. Era forse parecchio più anziano di voi?
– No, non lo era.
– Allora no, nessuna sensazione.
L’ anziana fece boccuccia, tutta contrita. Poi, come ad operare un ricalcolo sul ciò che era da farsi, prese ad indicare la giovane vicino a lei.
– Necessitiamo di un consiglio da parte di mio marito, Mr Linden. Mia figlia si è fidanzata. Un meccanico, Mr Linden. Sembra un brav’uomo ma … qualcosa frena il mio pieno consenso. Vorrei un consiglio in merito … e lo voglio da mio marito. Albert, sicuramente, avrebbe saputo …
– Il nome non era forse Pedro?
– Pedro, Pedro Mr Linden! – la donna s’accese. – Pedro, avrebbe saputo darci consiglio!
Linden si curvò, in modo da trovarsi dirimpetto alla giovinetta che finora aveva stentato finanche ad annuire.
– Vi piace quest’uomo, signorina?
– E’ un uomo a posto – rispose ella.
– Se non sentite altro, lasciatelo al suo destino, senza complicare il vostro. Un matrimonio che parte da scarni presupposti, difficilmente può portar bene.
– Lei vede guai per noi?
– Vedo cattive probabilità, signorina.
L’anziana prese parola, mentre l’altra sembrava rimuginare su qualcosa. – Verrà quindi per lei un compagno?
– Lei ne avrà senz’altro uno, signorina – sorrise Linden rivolgendosi in esclusiva all’altra donna, stimando nei comunque graziosi lineamenti della ragazza una previsione non poi così azzardata.
– Avrò figli? Avrò denaro?
L’anziana sembrò rabbuiarsi. Il medium parve spiazzato dal cambio d’argomento così repentino. Pochi secondi prima si parlava di uno spasimante; erano bastate tali poche parole per eliderne la presenza dai discorsi a seguire?
Tempo per ragionarci sopra, non ve ne fu. La piccola Mrs Linden entrò come una folata di vento nel salottino, con il viso disfatto e gli occhi spalancati.
– Sono della polizia, Tom! – sbraitò. – Coppia di ipocrite, uscite, e subito, da casa nostra!
Le due donne trasfigurarono in volto, divenendo grette e arcigne. O meglio, l’anziana ci riuscì alla perfezione, la giovane, meno.
– Lei è in ritardo, signora. Suo marito ha preso del denaro.
– La ghinea con la quale avete pensato bene di ingolosirmi è ancora lì, sul tavolo – replicò Linden.
– Lei l’ha accettata, e per predirci il futuro. Saremo costrette a far rapporto; ne riparlerà con chi di dovere al riguardo, Mr Linden.
– Può quindi l’Ordine Pubblico perseguire le frodi frodando lui stesso? – piagnucolò Mrs Linden, frapponendosi tra il marito e le due donne.
– Le leggi non le facciamo noi, signora – le rispose sapete ormai chi – ma a noi sta di farle rispettare. Dovremo riferire ai nostri superiori. Ulteriori comunicazioni le riceverete da loro. 
Finita la frase, dettero le spalle ai contriti consorti, e si eclissarono.
– Questa è una seconda segnalazione, Tom – piagnucolò la donnetta. – Questo significa prigione, e lavori forzati!
– Avrei dovuto capire, Mary – rispose Linden.
– Cosa?
– Scarsa ispirazione dell’Aldilà, brancolavo nel buio. Mi ero incaponito, come un medico maldestro che, incuriosito dai sintomi che il malato decanta, si dimentica che la malattia si propaga contagiosa. Dovrò ragionare su come difendermi. Forse le prove contro di me non saranno sufficienti, o, forse, il commissario preposto saprà essere d’indole lasciva. 
– Aldilà e Aldilà, Tom! Quando azzecchi il contatto, avresti preferito poi non fosse accaduto!  E adesso che contatti non ne trovi, peggio ancora! Ecco problemi ancor più gravi!
– Niente contatto … anche se … qualcosa …
– Come dici, Tom?
– Nulla Mary, nulla.

Estratto dal racconto "Il salottino di Tom Linden" di Giordano Giorgi, terzo piazzato a pari merito nel Premio Midgard Narrativa 2022, presente nell'antologia "Hyperborea 6", Midgard Editrice 2022.


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