mercoledì 6 ottobre 2021

Intervista ad Oscar Bigarini

Intervista ad Oscar Bigarini, autore del romanzo “Il mistero delle luci dall’oltretomba”, edito nella Collana Narrativa della Midgard Editrice.






Buongiorno, parlaci della tua nuova opera, come nasce? 

Perugia, come tutta l’Umbria, è uno scrigno di arte e cultura, patria di illustri personaggi che hanno dedicato la loro vita al progresso civile ed economico della loro città e dell’Italia tutta. 
Sono profondamente convinto che la storia e i personaggi di questa città non sono conosciuti e quindi celebrati come meriterebbero. 
Un luogo di Perugia ricco di arte e storia è il Cimitero Monumentale, un concentrato di bellissime opere funerarie eseguite da insigni artisti dell’ottocento e del primo novecento, tra i quali Mignini, Biscarini, Angeletti, Frenguelli.
Frequento abbastanza assiduamente questo luogo, la sua quiete e la sua bellezza sono i giusti ingredienti per trovare concentrazione e pace; ogni volta, mentre ne percorro i viali ammiro i sepolcri di uomini e donne che hanno fatto tanto per Perugia e mi chiedo come mai al presente, media, stampa, scuole, parlino così poco delle loro vite.
Ho scritto questo romanzo nel periodo degli anni 2020-2021 in cui l’epidemia  Covid ha manifestato tutta la sua forza negativa: persone in precarie condizioni di salute, fabbriche e attività commerciali chiuse, persone disperate senza più lavoro, città e strade deserte prive delle necessarie cure, luoghi inesorabilmente abbandonati. Queste situazioni se da un lato hanno destato profonda tristezza da un altro mi hanno stimolato a pensare con quali mezzi potevamo riemergere sia civilmente che economicamente da questo baratro.
Dalla grandiosità poco celebrata dell’arte contenuta nel Cimitero Monumentale, dalle azioni virtuose compiute in vita dai personaggi che in esso riposano, dalla volontà di voler superare con azioni positive le calamità provocate dall’epidemia covid, nasce questo romanzo.
“Il mistero delle luci dall’oltretomba” è un racconto di fantasia che ricorda e celebra i grandi personaggi della storia recente di Perugia, con lo scopo di “spingere” giovani e meno giovani a intraprendere, grazie all’esempio di quanto fatto in vita dagli illustri antenati, iniziative socio-economiche rivolte al benessere alla società cittadina e regionale.
Questo romanzo, come gli altri tre miei precedenti romanzi, racconta una storia che ha come protagonisti personaggi positivi sia realmente vissuti che immaginari i quali svolgono le loro azioni verso obiettivi attuali e realistici muovendosi in luoghi realmente esistenti.
Per alcuni aspetti, la seconda parte della storia narrata nel “Il mistero delle luci dall’oltretomba” può essere vista anche come sequel del mio primo romanzo, “Il bracciale e il pozzo etrusco”, in quanto buona parte del racconto è basata sulle vicende esposte in  quest’ultimo. 
Partendo dal ricordo dell’importante passato cittadino la narrazione si dispiega al presente, un gruppo di giovani animati da buona volontà con l’aiuto di un celebre personaggio riescono a compiere un vero e proprio miracolo per risollevare le sorti dei nostri territori duramente colpiti dall’epidemia Covid.


 
Quali sono le tematiche più importanti del tuo romanzo?

La prima tematica è indubbiamente la celebrazione dell’importante storia  presente nel nostro bellissimo Cimitero Monumentale e il ricordo delle iniziative delle quali sono stati artefici gli illustri cittadini che in essi riposano.
La seconda tematica è una profonda riflessione sulla determinazione e la dedizione che questi insigni personaggi, politici, scienziati, industriali, hanno messo nelle loro azioni e sui risultati da essi raggiunti, come mezzo per stimolare i contemporanei a intraprendere azioni virtuose rivolte al benessere economico e morale alla società. Messaggio questo rivolto principalmente ai giovani, che nel romanzo sono protagonisti e sui quali ripongo particolare fiducia. 
La terza tematica, trattata in dettaglio nella seconda parte del libro, è la certezza che esistono molte persone positive le quali con la loro intelligenza e volontà riescono spesso a risolvere in positivo le situazioni più critiche.


 
Con quale criterio hai scelto i “grandi perugini” che appaiono nell’opera?

Nel racconto ho cercato di dare una giusta ed equilibrata partecipazione degli illustri personaggi del passato in ciascuno dei vari campi politico, industriale, letterario e scientifico, con l’auspicio di ricordare tutti gli aspetti della vita civile in maniera esauriente. Chiaramente i personaggi che ho scelto sono tra i più famosi, molti altri personaggi avrebbero meritato di essere presenti nella storia, ma non avendo il racconto finalità squisitamente biografiche non ho ritenuto necessario aggiungerne altri. 

    

L’illustrazione di copertina e i disegni dell’interno, molto belli, sono di Luca Petrucci, che illustra i tuoi libri da anni. Ci vuoi parlare della vostra collaborazione?

Con Luca Petrucci, autore delle illustrazioni di tutti i miei libri, esiste una collaborazione consolidata.  molto bello e anche divertente lavorare insieme, da uno schizzo appena accennato o da un’idea detta verbalmente, Luca riesce in poco tempo a tirar fuori un disegno che riproduce esattamente quanto avevo in mente. Le illustrazioni presenti nei miei libri sono state sempre molto apprezzate dai lettori e costituiscono un giusto completamento grafico dell’idea narrativa. 
Per i disegni del “Il mistero delle luci dall’oltretomba” abbiamo eseguito passeggiate all’interno del cimitero monumentale per scegliere i monumenti sepolcrali ritenuti più  significativi per il romanzo.





1 commento:

  1. Oscar Ing. Bigarini, sei un grande, soprattutto per il fatto che riesci a trovare sempre spiragli di luce, di speranza , anche nei momenti e dalle situazioni più esasperate... A proposito del cimitero di Perugia, ho avuto modo di vederlo una sola volta, per un fatto grave: accompagnai mio figlio Leonardo, al funerale di un suo coetaneo e compagno di classe al Liceo Alessi, si era ammazzato, figlio di un famoso sindacalista... In quella occasione triste, ebbi modo di vedere le belle opere funerarie. Segnalo che quando lavoravo a Genova, andai a visitare più di una volta il cimitero monumentale Staglieno, dove pure vi sono opere bellissime, di personaggi che hanno fatto la storia d'Italia...

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