martedì 5 luglio 2022

Orazion picciola

 di Gianluca Ricci.






Colonne sonore per l’autunno

Se la lusinga di uno o più flauti traversi 
s’adegua di più ai bisbigli dei ghiacci 
che si sciolgono a primavera
tra tripudi di primule e gemme resinose, 
ora cercate di immaginare,
con un orecchio altrettanto raffinato,
il cigolio di un carro di ciarlatani,
con bandiere colorate e rulli di tamburi, 
quando cadono le chiome degli alberi 
ed un hurrà s’innalza al tramonto.
Muore il giorno, finisce la stagione 
e a noi rimane l’incanto osceno 
della luce che sfugge e nel buio
ci relega alla ricerca di un’altra via.

30.10.2018



Sia per me la notte, questa notte, 
l’isola che tu sollecita abbandoni 
per vivere le tempeste dell’esistenza,
quelle che nascondi tra i capelli sciolti 
sulle spalle e le mie braccia impudiche.

Era bastato non vederti un anno,
un mese, una settimana, un giorno,
che mi è sembrato il tuo corpo snello 
rinascere come un desiderio a primavera.

31.10.2018



Ancora tarocchi

La lama dei tarocchi 
che agiti sotto gli occhi 
non è chiara né oscura, 
onestamente ambigua,
come la vita che mi proponi 
di vivere con te.

Un giorno va
ed un altro viene 
come gli anni
che pure di certo 
vanno via
e nessuno sa dove 
e non c’è ritorno.

E questo ti rimane 
ancora di non appreso, 
che il senso delle carte
e della vita mai regalerà.

A condimento e consolazione 
non i colori delle carte
che furiosamente smazzi, 
ma la scommessa
che ognuno fa con se stesso 
ogni giorno dopo esser nato.

13.11.2018



Riti di passaggio

Drago o leone,
in un rito di passaggio 
dovrai affrontare te solo 
e soltanto te.

Allontanati quindi dai manubri, 
non salire sulla cyclette
o sul vogatore,
ringrazia piuttosto la tua età 
per aver ricevuto muscoli
e sufficiente elasticità,
al massimo ascolta più e più volte 
l’epico racconto
di chi già c’è passato, 
anche se gli sbruffoni 
non fanno mai testo, 
poi affrettati al bosco
o alla savana,
dove troverai la tua prova 
e anche il tuo coraggio.

Non drago o leone 
dovrai vincere,
ma te stesso in un rito di passaggio
che comincia oggi
e più non finisce, 
perché non si è mai stati
marinai per un solo viaggio
o sapienti per una notte appena.

24.2.2019


Estratto dal volume “Orazion picciola" di Gianluca Ricci, Midgard Editrice.


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