martedì 19 luglio 2022

Accordo di infinito

 di Calogero Curabba.







In cifre 

Ragione in cifre 
tagliate su misura 
un fantasma narrato 
per terra e addobbo,
della carne dimora 
che è l’altro spirare 
secche voci compiono
gesti davanti agli specchi,
niente è obsoleto
qui tutto è possibile
mimando se stessi.  


Fuori tempo 

Stagioni fuori nel vuoto 
tempo dall’altra parte 
del mattino, 
metri di distacco 
l’azzardo imputato su di me
rotazione esattissima 
e terminalità d’eventi,
una posa fissata 
come un centrotavola.


Nell’ore dell’alba 

Le attese nelle ore dell’alba 
l’orlo dove resti accovacciato 
e chiusi gli occhi densi 
in mucchi di foglie,
terra e tempo decretati 
ad ogni atto senza sognare 
solamente il midollo 
un martello vaneggia 
di corpi ambulanti chiusi nei nervi,
un peccato buono dall’altra parte del sole. 


Fuori portata di voce 

Dal buio dell’alba
il solstizio dei giorni
al vento, al coro
come la prova di un urlo
quando schiude 
un viso in silenzio,
la bella lontananza
nomina cose diverse 
dove l’ombra è la mia
fuori portata di voce. 


Estratto dal volume Accordo di infinito di Calogero Curabba, Midgard Editrice.


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