martedì 11 gennaio 2022

L'albero immaginario

 




“Che stanchezza! Ho proprio bisogno di riposare. 
Scusi, signor albero, posso accomodarmi qui sotto e dormire un po’?”
“Ehi ragazzina? Ti pare questa l’ora di svegliare chi riposa in santa pace? Sei nuova di queste parti?”
“Mi perdoni, sono in viaggio da una settimana! Mi chiamo Tina, ho lasciato la mia famiglia perché sto cercando l’albero con le foglie invisibili. E’ molto importante, ne va della vita di tutta la mia specie!!”
“Bambina mia, chi ti ha raccontato questa bella fiaba? Questo albero di cui parli non esiste! Dormi va, che ne riparliamo più tardi.”
“Esiste, esiste, ora però sono davvero sfinita, mi riposo e poi le spiego ben bene.”
Dopo qualche ora…
“Ben svegliata signorina, ecco un po’ d'acqua fresca. Dunque io sono Ronco, e per essere precisi non sono un albero, sono un Myrtus comunis, niente di speciale insomma, perciò puoi darmi del tu. Tu invece sei un’ingenua, chi è che ti ha raccontato di questo albero immaginario?”
“La mia mamma poco prima di andare in cielo. Vuoi dire che mi ha mentito?”
“Oh, beh...no, magari ti ha lasciato un messaggio che è necessario interpretare, che non va preso proprio alla lettera, voglio dire! Vuoi, per cortesia, ripetere le sue parole esatte?”
“Certo! La mia mamma mi ha detto esattamente così: Tina, anima mia, la vita delle lucciole è assai breve, ma tu sei una lucciola speciale, la tua luce è azzurra, e secondo la leggenda tramandata di generazione in generazione, questo accade solo una volta ogni 500 anni a chi ha la speciale missione di trovare l’albero dalle foglie invisibili. Questo albero immaginario custodisce il potere di moltiplicare gli anni della propria vita per il numero di foglie invisibili che si è capaci di rivelare, o di chiederlo per altri che si hanno nel cuore. La leggenda non svela come si fa a rendere le foglie visibili, ma tramanda gli indizi per trovare l’albero. Il primo indizio stabilisce che solo la lucciola con la luce azzurra può riuscirci. 
Il secondo indizio precisa che avrà tempo 21 giorni. Il terzo indizio che un amico l’aiuterà. Il quarto indizio…”.                         
"Riguardo al quarto indizio la mamma ha detto qualcosa sul cambiamento, ma non è riuscita a concluderlo perché la sua luce ha smesso di funzionare proprio in quel momento".
Tina era così triste di aver perso la mamma eppure l’idea di una missione da compiere la confortava e si era messa subito in viaggio.
Sapeva che erano già trascorsi 7 giorni. Erano tanti o pochi i giorni che le restavano per trovare l’albero dalle foglie invisibili?
"Senti Ronco, secondo te sono tanti o pochi 14 giorni per trovare l'albero dalle foglie invisibili con un amico? Pensi di essere tu il mio amico?"
"Guarda io sono un albero, non posso spostarmi, non sono di certo l’amico che può aiutarti, e poi ti ho già detto che questo albero dalle foglie invisibili non esiste". 
Tina era di nuovo triste. Aveva appena conosciuto qualcuno a cui confidare la sua storia che già era di nuovo sola.
"Va bene Ronco l’albero dalle foglie invisibili non esiste, ma se esistesse dove potrebbe essere secondo te?"
"Potrebbe essere a Pontassia, lì c’è tutto."
"Cos’è Pontassia? E dove si trova?"
"Qui siamo in campagna, Pontassia è il paese più vicino. Per un uccello dalle grandi ali è poca strada. Per una lucciola come te ci vorrà una settimana. Ci sei mai stata in un paese?"
"Veramente no. Vivevo con la mamma e le altre lucciole in una bella villa vicina al lago Specchio. Non ci abita nessun umano, si sta così bene. Le lucciole più anziane me ne hanno parlato. Gli umani sono pericolosi, fanno cose strane. Ho sentito dire che schiacciano anche gli insetti."
"Tina, ragazza mia, sei in viaggio da una settimana, da sola, cerchi qualcosa che non esiste e ti spaventi degli umani? Coraggio. Lungo la strada troverai la soluzione al dilemma o almeno un amico."
"Sì, ho bisogno di un amico, eppure mi ero già affezionata a te Ronco che sembri burbero ma sei forte, fai una bella ombra e conosci il mondo anche stando fermo. Va bene vado. Devo fare attenzione alla notte, di giorno non mi vede nessuno."
"Buona fortuna Tina."
"Pensami Ronco!"


Estratto dal volume L'albero immaginario, AA.VV., Midgard Editrice 2021.

Gli autori: Maria Grazia Meloni, Diana Duca, Morena Cherubini Chiodi, Maurizio Simonetti.
La voce narrante: Valeria Cacace.
Illustrazioni di: Beatrice Giuliani, Miriam Felcher.


Ordinabile anche nelle librerie Feltrinelli, su IBS, Mondadoristore e Amazon.


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