sabato 6 febbraio 2021

La soluzione estrema

 di Oscar Bigarini.





CAPITOLO I

Milano, 2 Maggio 2022, lunedì.


Ore 17. “Ciao Roberta, tutto ok? “ chiese Lorenzo entrando in casa.

“Sì Lorenzo, anche se sono un po’ stanca, è stata una giornata abbastanza faticosa, ho intervistato il famoso Professor Paoletti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che sta dirigendo i lavori di restauro delle opere pittoriche conservate nella chiesa di Sant’Eustorgio, tra cui un polittico del secolo XV. È una persona molto professionale, ho dovuto faticare molto per capire le delicatissime fasi di un restauro, dovrò inserire questa intervista nell’ articolo che mi ha commissionato la rivista National Geographic sulle chiese di Milano.”

“Ti capisco. Va bene, meriti proprio una bella cenetta, Andiamo al nostro solito ristorante di Via Ravizza?”

“Magari. Sì, andiamo ti prego.”

“Tolgo la divisa e sono da te in un attimo.”

Lorenzo Salvi e Roberta Berti, erano sposati da circa sei anni e non avevano figli, vivevano a Milano in piccolo, ma, grazioso appartamento di Viale Gorizia, non lontano dall’arco di porta Ticinese.

Lorenzo accese il motore della Alfa Romeo Giulietta e prese la strada in direzione di Via Ravizza.

Alle 18,30 erano seduti al solito tavolo del ristorante “Da Melchiorre”. “Buona Sera, carissimi Lorenzo e Roberta, come va? Cosa posso offrirvi questa sera?”, esordì Alfredo, proprietario del rinomato locale, specializzato in pesce, del quale i due coniugi erano abituali frequentatori.

“Se vi interessa, questa mattina mi sono arrivati dalle Marche delle freschissime spigole, orate, e una ricca varietà di crostacei, poi come sapete ho disponibili tutti i vini italiani che preferite.”

Alfredo Cocchi, un uomo sulla settantina, umbro del Lago Trasimeno, si era trasferito a Milano negli anni Settanta per lavoro.

Nel capoluogo lombardo aveva iniziato come cameriere, poi, piano, piano, aveva aperto con successo un proprio locale, diventato benestante era riuscito a diventare proprietario dell’antico e rinomato ristorante “Da Melchiorre.”

“Alfredo, le devo comunicare un’importante notizia.”

“Mi dica Signora Roberta, sono curioso.”

“Lo sa che dal 2 al 19 giugno prossimo ci rechiamo nella sua regione per due settimane?”

“Bella notizia. Andate per lavoro?”

“No andiamo per turismo. Io non sono mai stata e sono curiosa di scoprire la bellissima Umbria. Da un anno siamo diventati amici di una coppia di perugini che si sono trasferiti a Milano per lavoro. Ci hanno così tanto parlato della loro regione che alla fine abbiamo deciso di trascorrerci le vacanze. Questi amici si sono offerti di accompagnarci nelle visite dei loro luoghi.”

“Sono felicissimo di questa vostra decisione. Ma nemmeno lei, Capitano, c’è mai stato?”

“Solo una volta, ad Orvieto, per una settimana, in occasione di gare sportive militari.” rispose Lorenzo.

“Alfredo, prima di partire, ci darà qualche consiglio di cosa vedere e mangiare?” chiese Roberta.

“Ma senz’altro. Anche se non sono proprio aggiornato, dato che vado in Umbria solo una volta all’anno.” rispose il ristoratore.

“Ma basta di farle domande, non voglio disturbarla oltre, ho una certa fame, Gradirei, se possibile, una spigola al forno con patate e ancora un contorno di verdure grigliate.”

“Benissimo, e per lei Lorenzo?”

“Lo stesso anche per me, ma prima se possibile anche degli spaghetti allo scoglio. Li divideresti con me Roberta?”

“Va bene. Ma una sola porzione da dividere in due.”

“Da bere, va bene il solito verdicchio dei colli di Jesi ed acqua San Pellegrino?”

“Senz’ altro, Alfredo”, confermò Lorenzo.

Presto, quanto ordinato, fu loro portato a tavola, i due coniugi iniziarono a gustare quei deliziosi cibi e ad apprezzare, come se fosse stata la prima volta, quei sapori particolari.

“Lorenzo, posso confermare all’Hotel il nostro soggiorno a Perugia dal 2 al 19 Giugno? Hai chiesto la licenza?”

“Sì, tutto fatto. Procedi pure.”

“Bene. Anche Paolo e Marta sono d’accordo. La nostra amica si fermerà in ferie con noi, mentre il marito dopo due giorni tornerà a Milano, non può assentarsi dal lavoro fino ad Agosto.

Partiremo in macchina il 2 Giugno mattina con le nostre rispettive auto, così Paolo potrà usare la propria per tornare a Milano.

A Perugia alloggeremo presso l’Hotel Brufani. È un Hotel molto prestigioso, al centro della città. Pensa che in esso ha dormito anche la Regina Madre, vale a dire la madre della Regina Elisabetta. Ha tutti i confort.

Il prossimo Giugno fanno degli sconti speciali, per commemorare il fondatore, Giacomo Brufani, un italiano amante dell’Inghilterra.

Nel 1861, Giacomo sposò l’inglese Elizabeth Platt, che gli fu di grande aiuto nel ricreare nell’albergo un’atmosfera britannica. Ma questa è sicuramente solo una scusa, la vera ragione è che vogliono rilanciare il turismo, dopo l’emergenza sanitaria COVID del 2019, 2020 e 2021. Pensa che il prezzo della camera è il cinquanta percento di quello abituale.”

“Accipicchia, bene. Non vedo l’ora di partire. Ma Paolo e Marta dove alloggeranno?”

“Possiedono un bellissimo appartamento, ereditato dai genitori di Lei, in un elegante palazzo storico di Piazza Italia a Perugia, proprio davanti al nostro albergo. Questo è il motivo per cui ho scelto l’Hotel Brufani.”

“Roberta io ho accettato volentieri di venire in Umbria, però mi hai promesso che durante questa vacanza non scriverai articoli per i giornali. Ti devi rilassare completamente. Ritengo confermata la promessa?”

“Sì. Cercherò di estraniarmi dal lavoro. Sarà dura ma ci metterò tutta me stessa. Ho necessità di riposarmi.”

Alle 20, terminata la cena, fatti i soliti complimenti ad Alfredo per il cibo, i coniugi si diressero verso la propria abitazione.


Estratto dal romanzo "La soluzione estrema" di Oscar Bigarini, Midgard 2020

Illustrazioni del volume di Luca Petrucci


http://midgard.it/la_soluzione_estrema.htm


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