martedì 29 settembre 2020

Intervista a Manfredi Cadelo

Intervista a Manfredi Cadelo, autore del romanzo “Il castello sulla rocca di fuoco”, edito nella Collana Narrativa della Midgard Editrice.





Buongiorno, parlaci della tua opera, come nasce? 

Sono un appassionato lettore di romanzi di avventura e di fantasy, per dare uno sfogo alla mia fantasia ho cominciato a scrivere romanzi di questo genere, appagando così anche le mie esigenze caratteriali.


Quali sono le tematiche più importanti del tuo romanzo?
 
Ho cercato di mettere in evidenza l’eterna lotta che esiste fra il bene ed il male.
Il coraggio, la determinazione, gli aiuti provenienti da forze benigne e sconosciute e sopra ogni altra cosa i sentimenti di amore e di fratellanza, che legano i personaggi principali del romanzo, che proteggono i più deboli e sconfiggono le oscure tenebre che tentano di soggiogare l'intera umanità.
Anche un drago - mostro o eroe? - combatte la sua battaglia per aiutare i giovani eroi e la creatura più paurosa e abietta, in una imprevedibile catarsi, riscopre quanto di buono esiste in essa, aiutando i piccoli volatili e ricomponendo terra e piante un tempo distrutte.


Qual è il rapporto fra la scrittura e il resto della tua vita?

Riempie il mie tempo libero di pensionato, gratificando anche le mie aspirazioni caratteriali, mi  ha dato possibilità di approfondire la mia conoscenza degli autori che preferisco. 
È per me molto appagante volare con le ali della fantasia e riuscire a soddisfare ogni sogno, anche il più impossibile.


Che scrittori ti piacciono e ti ispirano?

Il mio maestro in assoluto è J. R. R. Tolkien, amo anche Terry Books, Sthephen
King, Licia Troisi e George R. R. Martin.
Le mie letture si orientano anche verso scrittori antichi e moderni, come Wilbur Smith, Dan Brown, Ken Follet e gli intramontabili classici delle letterature mondiali di tutti i tempi.
Quando sono in particolar modo travagliato da un avvenimento negativo è mia abitudine rileggere la fiaba di Oscar Wilde, Il gigante egoista, e al mattino seguente trovare davanti a me una nuova luce da seguire con perseveranza. 





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