venerdì 22 maggio 2020

Intervista a Giampaolo Bianchini

Intervista a Giampaolo Bianchini, autore del libro “L mondo s arvuldca  / Il mondo si ribalta”, edito nella Collana Poesia della Midgard Editrice.






Buongiorno, parlaci della tua nuova opera, come nasce?
Questo mio nuovo scritto segue la scia delle opere precedenti (D tutto n po’…e n po’ scomposto / Di tutto un po’…e un po’ scomposto “ e “Ride e armugina / Ridi e rifletti”), trattando argomenti e affrontando tematiche della vita del nostro tempo che a confronto con le storie contadine di un tempo evidenziano il forte balzo della società con la sua evoluzione repentina e sfrenata e anche spesso incontrollata.


Quali sono le tematiche più importanti di questo tuo nuovo libro?
Le tematiche più importanti riguardano l’evidenza dei mali di questo nostro mondo che da sempre cerco di riportare alla attenzione che, anche se di quotidiana attualità, passano ormai come routinaria normalità senza lasciare traccia, riflessione e interesse.
Mai come in questo tempo di coronavirus - nel frattempo sopravvenuto - le problematiche, le difficoltà, le paure, le inefficienze, la impreparazione, la superficialità, la negligenza che viviamo tutti i giorni, ma che non ce ne vogliamo rendere conto, sono state messe a nudo evidenziando la fragilità dell’uomo che pensa di essere in questo mondo il “padreterno”. 


La bellezza salverà il mondo, diceva Dostoevskij. Credi che l’arte e la poesia possano arrivare a tanto?
Sì, è una affermazione che condivido. La bellezza nelle sue diverse forme è universale, non ha confini e non ha padrone.
Ci voleva questa pandemia per farci scoprire e apprezzare nel loro splendore le bellezze del mondo, anche se in maniera virtuale. Quelle bellezze note e conosciute, ma vissute, in tempo di normalità, come bene di consumo offuscate dal caos quotidiano e non come piacere e appagamento dell’anima. 
L’uomo passa, l’arte resta e si tramanda nei secoli. L’arte è bellezza, la poesia è sentimento, il sentimento è la bellezza interiore, è la bellezza dell’anima.
Io non sono un poeta, le mie liriche non aspirano a tanto, tratto degli argomenti seri o meno seri, con poche parole e una rima un po’ scomposta, cercando di parlarne in maniera semplice, leggera, con sarcasmo, ma a volte anche con positiva incisività.   


Progetti futuri?
Come detto io non posso considerarmi né poeta né scrittore, sono un autodidatta che quando ha qualcosa da dire magari si ferma un attimo ed esprime i suoi pensieri senza impegni programmati o predefiniti e ringrazio chi avrà modo di apprezzarli e condividerli.



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