martedì 15 novembre 2022

Saga di Harald Hardrade

 di Snorri Sturluson.






1. HARALD FUGGE DALLA BATTAGLIA DI STIKLESTAD.

Harald, figlio di Sigurd Syr, fratello di Olaf il Santo, nato da stessa madre, era alla battaglia di Stiklestad e aveva quindici anni quando Re Olaf il Santo cadde, come già detto . Harald venne ferito e con altri fuggì in ritirata. Così dice Thjodolf:

“Ho appreso che una tempesta di scudi
si abbatteva poderosa contro il re presso Haug,
e il bruciatore dei Bulgari sostenne bene suo fratello.
Si separò, riluttante, da Olaf morto,
e il principe allora quindicenne
nascose il suo palco da elmo .”

Ragnvald Brusason condusse Harald fuori dalla mischia, e la notte successiva lo portò da un fattore che viveva presso una foresta lontano dalla gente. Il fattore accolse Harald e lo nascose; Harald venne accudito fin quando non fu completamente guarito dalle sue ferite. Poi il figlio del fattore lo accompagnò sulla via orientale lungo il confine della sua terra, attraversando tutti i sentieri percorribili della foresta, evitando la strada principale. Il figlio del fattore non conosceva l’identità del suo compagno; e mentre cavalcavano insieme per le foreste disabitate, Harald declamò questi versi:

“Ora vado di soppiatto di selva in selva con poco onore;
ma chissà se un giorno non diverrò famoso in lungo e in largo?”

Andò verso est oltre il crinale attraverso Jamtaland e Helsingjaland, e arrivò in Svezia, dove trovò Ragnvald Brusason e molti altri uomini di Re Olaf che erano fuggiti dalla battaglia di Stiklestad, e rimasero lì fino alla fine dell’inverno.



2. IL VIAGGIO DI HARALD A COSTANTINOPOLI.

La primavera successiva Harald e Ragnvald presero delle navi e in estate veleggiarono verso oriente, in Gardarike, da Re Jarisleif, e rimasero con lui per tutto l’inverno successivo. Così dice lo scaldo Bolverk:

“Generoso, hai asciugato la bocca di spada
quando hai concluso la lotta;
hai riempito il corvo di carne cruda;
il lupo ululava sulla collina.
E tu, sovrano risoluto,
l’anno seguente eri già ad est in Gardarike;
Non ho mai sentito parlare di un distruttore
di pace che sia riuscito a distinguersi più di te.”

Re Jarisleif accolse Harald e Ragnvald con gentilezza e nominò Harald ed Ellif, il figlio dello jarl Ragnvald, capitani della guardia a difesa delle sue terre. Così dice Thjodolf:

“Due capi impegnati in un’unica azione,
dove Ellif aveva il suo dominio;
disposero le loro truppe in formazione a cuneo.
I Venedi orientali furono spinti in un angolo stretto;
i termini dei vassalli
non furono facili sui Lechiti.”

Harald rimase diversi anni in Gardarike e viaggiò in lungo e in largo nella terra d’Oriente. Poi iniziò la sua spedizione in Grecia, e aveva con sé un gran seguito d’uomini; poi andò a Costantinopoli. Così dice Bolverk:
 
“La pioggia fresca guidò impetuosa lungo la costa
la nera prua della nave da guerra avanti,
e le navi corazzate recavano fiere il loro placcaggio.
Il re glorioso vide Costantinopoli dai tetti di metallo
dinanzi la prua; molte navi dai bei bordi avanzavano
verso l’alto bastione della città.”



Estratto dal volume “Saga di Harald Hardrade” di Snorri Sturluson, a cura di Alex Lo Vetro, Midgard Editrice.


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