martedì 21 luglio 2020

Intervista a Marco Bertoli


Intervista a Marco Bertoli, autore del racconto “Dipinto”, vincitore del Premio Midgard Narrativa 2020, edito nell’antologia fantasy “Hyperborea 4”, nella Collana Narrativa della Midgard Editrice.





Buongiorno Marco, parlaci del tuo racconto, come nasce?

Buongiorno a Voi.  Prima di cominciare a rispondere, permettetemi di ringraziarvi per l’apprezzamento che avete avuto per la mia opera, al punto di considerarla meritevole del gradino più alto del podio. Come la quasi totalità della mia produzione letteraria, sia racconti sia romanzi, “Dipinto” trae lo spunto da una suggestione. Un mio conoscente si diletta di pittura, con risultati altalenanti dal discreto al passabile, e qualche tempo fa un comune amico volle scrivere per scherzo un articolo di valutazione delle sue espressioni artistiche. A conclusione dell’approfondita e aulica disanima critica si firmò con lo pseudonimo di Bartolomeo Caratto Podregher. Oltre all’essermi divertito nella lettura del pezzo, l’originalità e la melodia del nome mi affascinarono e decisi quindi di conservarlo in un cassettino della memoria in attesa dell’occasione per sfruttarlo. Quando ho cominciato a pensare a un racconto per partecipare al vostro Premio di narrativa, è balzato fuori all’improvviso, non chiedetemi il motivo perché non saprei spiegarlo, e ha ‘preteso’ che lo affibbiassi a uno dei protagonisti. Vista la sua origine, mi è venuto spontaneo immaginare che il così ‘battezzato bazzicasse il mondo della pittura ed è nata così l’idea di un collezionista di quadri dai soggetti particolari. Identificato l’antagonista, non ho avuto difficoltà a trovare i caratteri da opporgli e a delineare la trama.


I personaggi del racconto colpiscono molto. Ce ne vuoi parlare un po’?

Del ‘cattivo’ ho già parlato. Le avversarie sono un’elfa e la sua compagna di vita di cui ho scritto e pubblicato altre avventure.
Ardweena ingen mic Cróga de Iolair mac Sionnach clistey, Ardweena per gli intimi, ha tutte le caratteristiche fisiche, mentali e psicologiche che il canone Fantasy assegna alla sua specie. Ciò che la contraddistingue sono due particolarità. La prima consiste nel mestiere che esercita per guadagnarsi da vivere: è una ‘Kopfgeldjäger’, cioè una ‘Cacciatrice di taglie’. La seconda nel suo essere lesbica, aspetto che ha provocato il ripudio da parte dello sposo scelto per lei e l’esilio dai suoi simili. Aggiungo che alla rigidità nell’attenersi al codice d’onore che la vincola al rispetto dei contratti che stipula unisce la tendenza a concedersi ‘scappatelle’, nonostante ami con passione Artemisia.
Artemisia è una giovane donna, un tempo assistente di una guaritrice, che Ardweena ha salvato dalle grinfie del marito violento e dagli artigli di un Troll di spelonca. D’aspetto piacevole, ha un carattere sincero ed emotivo che spazia dall’avventatezza al presagire tragiche conseguenze per le azioni intraprese dall’amante. Pur rispettando la libertà dell’elfa, prova un sentimento di gelosia nei suoi riguardi.
Sehilde Pàipear an Anama è la necromante attorno a cui ruota la vicenda. Non desidero togliere il gusto di conoscerla ai lettori, quindi mi limito a rivelare che nei suoi secoli d’esistenza ha scoperto che l’immortalità non è poi una benedizione come si ritiene.


Che scrittori ti piacciono e ti ispirano?

L’elenco è troppo lungo. Sono un divoratore di libri e passo senza soluzione di continuità fra i vari generi perché mi piace esplorare e ‘guardare’ il mondo e la realtà da punti di vista differenti. Se costretto a sfrondare, direi che Dumas, Verne, Howard, Calvino, Steinbeck e Cronin sono il ‘brodo primordiale’ da cui mi abbevero.



midgard.it/hyperborea4_ebook.htm







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